Futuro Remoto: il festival della scienza (che andrà avanti fino a domenica 11 novembre) è tornato in quei luoghi dov’è nato 32 anni fa.
Iniziata a Città della Scienza a Napoli la 32ma edizione di Futuro Remoto, il festival della scienza che andrà avanti fino a domenica 11 novembre, tornato in quei luoghi dov’è nato dopo tre edizioni speciali in piazza Plebiscito. Tema centrale di quest’anno è Rigenerazioni, ispirato all’idea di “ri-generare”, “mettere in circolo”, tipica di un modello di economia circolare che caratterizza l’approccio di innovazione sociale dell’evento.
Come riportato da “Il Mattino”, questa tematica sarà declinata in 12 “isole”: Agrifood, Aerospazio (settore nel quale l’Italia vanta eccellenze riconosciute a livello mondiale), Ambienti di vita (in cui è possibile visitare una casa del futuro), Chimica verde, Design-creatività made in Italy, Energia, Fabbrica intelligente (dedicata all’innovazione del settore manifatturiero italiano), Mezzi e sistemi per la mobilità, Patrimonio culturale, Scienze della vita, Smart communities e Un mare di risorse. Con tanti stand che raccontano la scienza in modo divertente e coinvolgente. Ad aprire la rassegna è stato un settore sempre più in via di sviluppo, quello della robotica, con gli interventi di Bruno Siciliano (docente dell’Università Federico II), Nicola Vitiello (co-founder di IUVO) e Valeria Cagnina, ragazza prodigio, che a soli 11 anni ha costruito il suo primo robot autonomo seguendo i video su youtube e a 13 anni è stata nominata Digital Champion per il Comune di Alessandria. Tre generazioni di scienziati a confronto, che hanno mostrato come la robotica sarà parte integrante della nostra vita, come risorsa per vivere meglio, senza creare timore. Nel corso della tre giorni ci saranno conferenze, workshop, dibattiti, esposizioni e dimostrazioni scientifiche, con grandi esperti scientifici, docenti universitari e giovani ricercatori. L’edizione di quest’anno è realizzata in collaborazione con la Regione Campania, l’Università degli Studi di Napoli Federico II, l’Università degli Studi della Campania Luigi Vanvitelli, l’Università degli Studi di Salerno, l’Università degli Studi di Napoli L’Orientale, l’Università degli Studi di Napoli Parthenope, l’Università degli Studi di Napoli Suor Orsola Benincasa, l’Università degli Studi del Sannio e il MIUR –Ufficio Scolastico Regionale per la Campania.