Cronaca di Caserta: FBI e polizia italiana indagano su prostituzione e traffico di organi gestiti dalla mafia nigeriana.
Una task force internazionale, che vede impegnate FBI e polizia italiana (con lo Sco a coordinare i lavori delle squadre mobili di Caserta, Roma, Palermo e Torino e che, a breve, potrebbe vedere coinvolta anche la polizia canadese) sta indagando su prostituzione e tratta di esseri umani gestita dalla mafia nigeriana.
Come riportato da “Il Mattino”, crocevia di questi traffici sembra essere il litorale della Campania. L’inchiesta è partita seguendo le tracce di passaggi anomali di denaro delle bande criminali della mafia nigeriana negli USA (i Vicking, gli Eyes e i Black Axe), e analizzando i flussi, veicolati attraverso i money transfer ma anche paypal, è arrivata a Castel Volturno.
Secondo l’inchiesta, il denaro (proveniente dai traffici di stupefacenti gestito in Europa dalla mafia nera per conto dei boss che vivono in America) viene investito per finanziare la tratta di esseri umani, pagando scafisti e accompagnatori e corrompendo funzionari. E quando queste persone arrivano in Italia, invece di una vita di speranza inizia l’incubo. Le ragazze, nascoste in case abusive della costa casertana, vengono avviate alla prostituzione. Le più belle sono quindi mandate nei bordelli del nord Europa, mentre le altre restano sulla via Domiziana fino a quando non finiscono di pagare il “debito” contratto con la mafia nigeriana (tra i 15 e i 20mila euro a testa).
Riguardo il traffico di organi, non ci sono ancora notizie certe. Secondo alcune inchieste del 2010, un rene costa ad esempio 60mila euro. Resta da chiarire quante persone vengano rapite a questo scopo, dove finiscano, se transitino anche dall’Italia o no.