venerdì, Novembre 29, 2024

De Laurentiis: “Che ci fa il Frosinone in Serie A?”. Stirpe duro: “Sindrome di Napoleone”

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Francesco Monaco
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Francesco Monaco, giornalista. Esperienza dalla carta stampata a internet, radio e tv. Scrittore, il suo primo romanzo: 'Baciami prima di andare'.

Il presidente del Calcio Napoli, Aurelio De Laurentiis, ha rilasciato alcune dichiarazioni sul club ciociaro, che, dal canto suo, ha rispedito al mittente attaccando duramente il numero uno azzurro.

Aurelio De Laurentiis vorrebbe un calcio diverso, senza promozioni e retrocessioni. Un’idea che porta avanti da tempo e che ha illustrato anche nel corso di un’intervista al New York Times pubblicata stamane dalla Gazzetta dello Sport. “Finisci primo, prendi 100 milioni di euro, per esempio, da secondo guadagni 50 milioni e cosi’ via. Ma se finisci ultimo, paghi una multa. Club come il Frosinone non attirano fan, ne’ interessi, ne’ emittenti nel campionato. Arrivano, non cercano di competere e tornano indietro – il virgolettato del presidente del Napoli -. Se non possono competere, se finiscono per ultimi, dovrebbero pagare una multa. Non dovrebbero ricevere denaro per il fallimento. La promozione e la retrocessione sono la piu’ grande idiozia nel calcio”.

Le parole del presidente azzurro

Parole che ovviamente non sono piaciute al presidente del Frosinone, Maurizio Stirpe, che ha affidato la sua replica a CalcioNapoli24.it. “Mi sembrano dichiarazioni di una persona che ha la sindrome di Napoleone – dice –. Bisognerebbe avere sempre rispetto degli avversari, lo sport deve insegnare questi valori. Se invece lo sport insegna i valori della prepotenza queste dichiarazioni si commentano da sole e le rispedisco al mittente”, ha dichiarato Stirpe.

“Arrivano parole da parte di persone che non hanno vinto niente e mi sembra anche velleitario – ha aggiunto Stirpe -. Abbiamo il progetto di crescere in modo sano e attraverso i nostri mezzi. Noi mettiamo i soldi nel calcio e non li prendiamo, siamo stati capaci di realizzare uno stadio mentre altri che hanno risorse ben piu’ importanti delle nostre non hanno regalato alla citta’ un’infrastruttura del genere. Le uniche modifiche che il calcio italiano deve fare sono quelle che devono prendere come punto di riferimento il calcio inglese, tedesco o francese. Non come capita in Italia dove i ricchi diventano sempre piu’ ricchi e i poveri sempre piu’ poveri. Bisognerebbe ridurre le risorse assegnate a squadre come il Napoli e aumentare quelle per squadre come il Frosinone. Contatti col Napoli per alcuni calciatori? Avvicinarsi a giocatori del Napoli e’ impossibile, ci vogliono tante risorse che il Frosinone non ha”.

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