Il presidente del Calcio Napoli alla presentazione del prossimo ritiro in Val Di Sole conferma anche la volontà di Marek Hamsik di lasciare l’azzurro per approdare in Cina.
“Volete sapere tutti cosa accadrà con Marek, ma non parleremo di lui. Ve lo prendete in quel posto. Non c’è nulla da dire per quanto riguarda il futuro di Hamsik. Ora si parla del Trentino, poi tra 3-4-5 giorni parleremo di Hamsik”. Lo ha detto il presidente del Calcio Napoli, Aurelio De Laurentiis, parlando in conferenza stampa in occasione della presentazione del prossimo ritiro della squadra in Trentino, che comincera’ il 6 luglio e finira’ il 26. Rivolgendosi ai giornalisti ha spiegato: “voi incrociate sempre le notizie, dicendo cose inesatte, ma io mi diverto”. Comunque, “Hamsik ha chiesto di partire in un momento in cui a centrocampo siamo più che consolidati, non ci darebbe un problema, per questo Ancelotti ha dato il suo benestare”. De Laurentiis sottolinea: “tra i cinesi e i napoletani c’è una bella differenza ed ora vediamo cosa accadrà. Io ho detto ad Hamsik che questa è casa sua, pure se vorrà tornare saremo felici di riaccoglierlo. E’ una bella storia la sua, ha sempre fatto il suo dovere, è impeccabile”.
“Quando a Londra capitai vicino Raiola non sapevo neanche chi fosse, mi parlò di Hamsik perchè lo volevano al Milan. Dissi di no e mi chiamò poi Moratti per chiedermelo ma gli risposi che non si sarebbe mosso. Allegri – spiega il presidente – lo stimava già dal Milan e quando è passato alla Juve lo stesso Hamsik mi disse della richiesta. Gli dissi che non si muoveva, è la bandiera del Napoli, mi ha chiesto di andare anche in estate ma lì il movimento cinese è più freddo rispetto a febbraio”. De Laurentiis aggiunge che “è stato con noi 11 anni, mi disse della Cina ma la mia richiesta fu alta, ma sempre perchè stimolati dal suo agente e da lui stesso. Dopo il cambio di allenatore non volevo sottrarre un pezzo prima di sperimentare Fabian e le nuove soluzioni. Ero contento della permanenza, ma abbiamo visto che Ancelotti sperimenta tutti e vuole vedere tutti”.
Il patron azzurro ha poi evidenziato la freddezza nel rapporto con i tifosi, sempre meno numerosi allo stadio. “Mi dispiace che pensino solo allo scudetto e non ad essere forti e rappresentare la città. Con la Sampdoria sarebbero dovuti essere tutti allo stadio, i prezzi erano bassissimi. Così si è tifosi del Napoli? Sono meravigliato. Milan e Inter non brillano e hanno partite meno importanti, ma incassano 5 milioni di euro. Non si possono fare le nozze con i fichi secchi. Sono 3 anni che chiudo in rosso, mentre la Filmauro chiude in utile. Almeno così zittiamo tutte le fregnacce che si dicono sul fatto che guadagno col calcio e non più con la Filmauro, che, invece, è tornata con 3 film americani finanziati dalla Filmauro, che non beneficia dal Napoli. E poi, che problema ci sarebbe? La SSC Napoli è una S.P.A. e bisogna mettersi in testa che ormai il calcio è un’industria”.
Le parole di Ancelotti
Al fianco del presidente, anche Carlo Ancelotti, che evidenziato come per il Napoli “è ancora tutto in ballo, tranne la Coppa Italia e l’ho detto anche ai giocatori. Ci dispiace essere usciti ma abbiamo reagito subito. La squadra sta bene, faremo bene in questi 120 giorni. Dov’è la finale di Europa League? A Baku, sapete che non lo sapevo”, ha concluso con una battuta.