domenica, Dicembre 1, 2024

Valentino Rossi, 40 anni da leggenda a tutta velocità

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Francesco Monaco
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Francesco Monaco, giornalista. Esperienza dalla carta stampata a internet, radio e tv. Scrittore, il suo primo romanzo: 'Baciami prima di andare'.

Valentino Rossi spegne oggi le quaranta candeline: il numero 46 più famoso dello sport ha ricevuto gli auguri da colleghi, ma non solo. E a scendere dalla moto non sembra pensarci ancora.

Quarant’anni, tutti ad alta velocità. Classe 1979, fra i più titolati del motociclismo, Valentino Rossi ha festeggiato stanotte un nuovo traguardo con tanto di blindatissima festa a Pesaro. E un bis stasera, al Peter Pan di Riccione. Numero 46 fin da piccolissimo, a 9 anni inizia l’avventura con i go kart per poi passare subito alle mini moto e, a 13 anni, alle 125. Una folgorazione evidentemente, perché dalla sella non scenderà (quasi) più: del resto, dall’esordio in motomondiale in classe 125 nel 1996 al Gran Premio del Mugello del 2010, Rossi non ha mai saltato una gara.

Quarant’anni e alle spalle una carriera fatta di numeri impressionanti: 9 titoli mondiali vinti tra il 1997 e il 2009, 383 le gare a cui ha partecipato, 115 le vittorie e 232 i piazzamenti sul podio, 65 in totale le pole position. Un mostro sacro, il ‘Dottore’, che in oltre vent’anni di carriera non si è risparmiato nemmeno rivalità e duri scontri ‘sul campo’. La storico antagonismo con Max Biaggi con tanto di dito medio alzato in diretta mondiale, il dualismo con Sete Gibernau, la rottura con Casey Stoner per un sorpasso pericoloso, e ancora l’insofferenza per il compagno di team Jorge Lorenzo e il più recente degli scontri in pista e nei box, quello con lo spagnolo Marc Marquez, ultimo antagonista recentemente responsabile di una brutta e discussa caduta di Valentino lo scorso anno durante il Gran Premio d’Argentina. Per quel gesto, il ‘Dottore’ ha poi rifiutato la stretta di mano dell’avversario.

Mito in pista, ma non solo

Da mito in pista a mito della cultura di massa, il n°46 è diventato un marchio inseparabile dello sportivo, amato da pubblico e appassionati per il suo modo di distinguersi dai colleghi. Come, ad esempio, nelle trovate per festeggiare le vittorie con i membri del fan club, sempre con lui nelle gare del mondiale. Titolare di una laurea magistrale honoris causa in Comunicazione e Pubblicità per le Organizzazioni, protagonista di due fumetti targati Milo Manara e Astrò, è il primo vincitore del Winning Italy Award per il suo contributo alla valorizzazione dell’immagine dell’Italia nel mondo. Tra i protagonisti dei doc sulla MotoGp ‘Fastest – Il più veloce’ e ‘Fino all’ultima staccata’, entrambi di Mark Neale, Valentino è stato celebrato anche dal mondo dei videogame con ‘omaggi’ nascosti (in ‘Grand Theft Auto: San Andreas’, trovando la moto NRG-500, è presente il numero 46) o manifesti: per i vent’anni di carriera, infatti, nel 2016 esce ‘Valentino Rossi: The Game’.

Vincitore nato, il campione di Tavullia è ormai da tempo anche dirigente. Dal 2014 è infatti fondatore e proprietario dello SKY Racing Team VR46, in partnership con Sky, che si divide tra una squadra ufficiale nel Motomondiale e un junior team presente nel Campionato Italiano Velocità. Un team che può vantare la vittoria del titolo mondiale Moto2 nella stagione 2018 con il pilota Francesco Bagnaia. Deciso a formare i campioni futuri, Il Dottore ha fondato anche la VR46 Riders Academy, primo passo per vari piloti poi approdati nelle tre classi del Motomondiale.

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