Luigi de Magistris: il sindaco di Napoli critica Roberto Saviano (reduce dal successo al Festival di Berlino del film “La paranza dei bambini”, tratto da un suo libro).
È noto da tempo che tra il sindaco di Napoli, Luigi de Magistris, e lo scrittore Roberto Saviano il rapporto non sia propriamente idilliaco, ma fatto di varie “punzecchiature” reciproche. Pur complimentandosi per il successo al Festival di Berlino del film La paranza dei bambini (tratto da un suo libro), il primo cittadino partenopeo critica ancora una volta lo scrittore: “Sono molto contento del trionfo a Berlino del suo film, ma -ha dichiarato de Magistris a “Il Mattino”- sono molto meno entusiasta della incapacità di Saviano di raccontare la città di Napoli nel suo corpo, nella sua anima, nel suo cuore e nel suo pensiero. Evidentemente Saviano continua a non saper analizzare e conoscere Napoli, una città che ha bisogno di narrazioni corrette e che io difenderò sempre così come difenderò le opere d’arte”. De Magistris entra poi nello specifico: “Spiace che uno come Saviano non si sia reso conto di cosa sta accadendo in questi anni a Napoli dove le stese ci sono ancora, ma dove è di gran lunga prevalente la rinascita culturale di cui sono protagonisti anche tantissimi bambini – afferma ancora il sindaco – Noi non nascondiamo le stese, la camorra e la criminalità. Noi le vediamo tutti i giorni e, a differenza di Saviano che le racconta solo in testi e film, andiamo a incontrare i feriti, i commercianti e le persone danneggiate e lavoriamo per cacciare la camorra dalla politica”.
Il sindaco elogia l’impegno di chi è rimasto sul territorio partenopeo per cercare di cambiare una difficile realtà: “La sua narrazione che Napoli è solo camorra è assolutamente inaccettabile perché – ha detto ancora de Magistris – qui ci sono insegnanti, poliziotti, carabinieri, magistrati, l’amministrazione e i cittadini che lottano, che si sporcano le mani, che “jettano ‘o sang’” per una Napoli diversa e tra questi Saviano non c’è”.
Roberto Saviano: “Anche Francesco Rosi fu accusato di diffamare Napoli”
Le parole di de Magistris sono di oggi, ma dal canto suo, Roberto Saviano, pur non rispondendo direttamente al sindaco di Napoli, già ieri sera al Cinema Metropolitan ha in qualche modo toccato l’argomento della polemica:
“A Napoli non è cambiato nulla da quando “Le mani sulla città” veniva visto come un film che parlava male della città o da quando Eduardo veniva visto con diffidenza, perché raccontava la parte buia e povera della città – ha detto Saviano – ci sono passati tutti gli artisti e scrittori napoletani, per me è normale che la città celebri la pizza più grande del mondo e nasconda questi suoi aspetti, ma io continuerò e più darò fastidio, più avrò carica. Credere che raccontare le ferite della città sia un modo per diffamare è un falso: lo dimostra il fatto che il centro storico vive grazie ai turisti, come mai vengono e non sono terrorizzati dal nostro racconto?”.
Al termine dell’incontro con il pubblico, Saviano ha incontrato l’assessore alla Cultura del Comune di Napoli, Nino Daniele. Ed ecco anche in questo caso una piccola vena polemica: “Apprezzo che sia qui – gli ha risposto Saviano – anche se mi sento strano perché finora non è mai stato così con il Comune di Napoli”.