domenica, Dicembre 1, 2024

Salerno, bimbo segregato dai genitori per 3 anni: salvato dall’adozione

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Luigi Maria Mormone
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Luigi Maria Mormone, cura la pagina di cronaca su Napoli e provincia, attualità e sport (pallanuoto, basket, volley, calcio femminile ecc.), laureato in Filologia Moderna, giornalista.

Cronaca di Salerno: il bimbo che ha trascorso 3 anni al buio e nel degrado vive oggi serenamente con la famiglia adottiva. Respinto ricorso del padre biologico.

Una storia di terribile degrado arriva dal Salernitano, dove un bimbo è stato segregato dai genitori in camera da letto per tre anni, vivendo al buio legato ad un passeggino e senza mai uscire di casa. Come riporta “Il Mattino”, il piccolo era terrorizzato dalle continue urla dei genitori, che per farlo smettere di piangere lo picchiavano selvaggiamente.

Il bimbo è stato salvato dai Carabinieri che, dopo un’irruzione nell’appartamento-lager dove viveva la famiglia con i nonni paterni, allertarono la Procura minorile. Oggi quel bambino ha 11 anni ed è finalmente sereno dopo essere stato adottato da una nuova famiglia (che lo aveva avuto in affido all’età di 5 anni). La Cassazione ha respinto il ricorso del padre biologico, 57enne appartenente all’ottima borghesia dell’Agro nocerino, ma distrutto da alcool e droga, contro lo stato di adottabilità del minore.Salerno, bimbo segregato dai genitori per 3 anni: salvato dall’adozione Tutto ha inizio nel febbraio 2011, quando i Carabinieri, allertati da alcuni vicini di casa spaventati dalle urla provenienti dall’alloggio dei coniugi, fanno irruzione in casa di una nota e facoltosa famiglia dell’Agro nocerino sarnese. Nel corso di una lite, in cui la nuora stava massacrando di botte la suocera, i militari si accorgono che in camera da letto c’era un bimbo, lasciato al buio in una culla, al cui interno c’erano decine di confezioni di psicofarmaci, libri e riviste.

Scatta la segnalazione al tribunale dei minori, che con urgenza colloca il piccolo (3 anni) in una comunità. Qui appaiono evidenti i gravi problemi da cui è affetto: denutrito, senza tono muscolare, costretto a lunghe giornate steso nella culla o legato al passeggino, ha incubi notturni, non sa camminare né parlare e ha difficoltà nel masticare e deglutire.Salerno, bimbo segregato dai genitori per 3 anni: salvato dall’adozione Nell’autunno 2012, avviato ad un percorso di fisioterapia, viene dato in affido ad una coppia senza figli. Il procedimento si è concluso ora con la sentenza della Cassazione, che ha rigettato il ricorso del padre biologico confermando lo stato di adottabilità del bambino che, da ormai 5 anni, vive serenamente con la sua nuova famiglia.

Da sottolineare, infine, come la madre biologica, dichiarata decaduta dalla responsabilità genitoriale nell’aprile 2016, si sia completamente disinteressata al figlio, facendo perdere le proprie tracce.

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