Tra le persone finite nei guai a Salerno ci sono alcuni imprenditori e anche un agente della Polizia penitenziaria.
Salerno | Associazione per delinquere finalizzata alla commissione di truffe aggravate ai danni dell’Inps e dell’Agenzia delle Entrate. Con questa accusa, stamani, sono state arrestati E.M., presidente nazionale di Federaziende, G.C., presidente nazionale dell’ente bilaterale E.Bi.N., P.M., agente della Polizia Penitenziaria e gestore, di fatto, di Federaziende regionale Campania, G.S., consulente del lavoro e responsabile di zona di Federaziende Pagani e A.M., consulente del lavoro e responsabile di zona Federaziende Moiano. Tutti sono residenti nelle province di Salerno, Benevento, Napoli e Lecce ed hanno ottenuto dal gip il beneficio dei domiciliari. C’e’ un sesto destinatario di misure cautelari al momento irreperibile, e, in totale, sono 90 gli indagati.
L’inchiesta che ha scoperto il sodalizio criminale
L’inchiesta, coordinata dalla procura della Repubblica di Nocera Inferiore e delegata ai carabinieri del Reparto Territoriale nocerino, e’ stata avviata durante lo scorso anno. Il gruppo avrebbe messo in piedi “un sodalizio criminale” composto da consulenti del lavoro, imprenditori e faccendieri che, attraverso compensazioni fasulle derivanti da importi oggetto di conguaglio relativi ad arretrati per assegni al nucleo familiare, malattia, maternita’ e bonus Irpef degli 80 euro, sarebbero riusciti a ottenere erogazioni previdenziali da parte dell’Inps e crediti di imposta dall’Agenzia delle Entrate ricevendo indennita’ calcolate in oltre 2 milioni di euro.
Sin da subito, nel mirino del pm titolare del fascicolo di indagine, Roberto Lenza, sono finiti gli studi di consulenza del lavoro di G.S. di Sant’Egidio del Monte Albino, nel Salernitano, e del collega A.M. di Moiano, nel Sannio. Quegli studi, stando alle rilevanze investigative, erano quelli che presentavano piu’ anomalie in relazione al pagamento di arretrati per i benefici fiscali previsti dalle normative.