giovedì, Dicembre 26, 2024

Pensione: ecco tutti i dettagli su come riscattare la laurea

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Luigi Maria Mormone
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Luigi Maria Mormone, cura la pagina di cronaca su Napoli e provincia, attualità e sport (pallanuoto, basket, volley, calcio femminile ecc.), laureato in Filologia Moderna, giornalista.

Pensione: “Il Sole 24 Ore” ha dedicato un focus sulle modalità di calcolo e gli effetti dei tre tipi di riscatto possibili (standard, inoccupati e agevolato).

Il sito de “Il Sole 24 Ore” ha dedicato un focus al riscatto della laurea ai fini della pensione, dedicando attenzione alle modalità di calcolo e gli effetti dei tre tipi di riscatto oggi possibili (standard, inoccupati e agevolato).

Quanto consentito dal Dl 4/2019 (che in questi giorni dovrebbe trovare, con la conversione in legge, la sua fisionomia definitiva) appare conveniente: un costo fisso di 5.240 euro per ogni anno di corso, con l’effetto di incrementare sia gli anni di contribuzione sia l’assegno, anche se in misura minore rispetto al riscatto standard.Pensione: ecco tutti i dettagli su come riscattare la laurea I percorsi possibili sono quello standard, quello agevolato (riservato alle gestioni Inps e introdotto dal Dl 4/19), e quello riservato agli “inoccupati” (ovvero i laureati che non hanno mai versato alcun contributo e per i quali il riscatto può essere effettuato da chi li ha fiscalmente a carico (un genitore, nei casi più abituali).

La recente circolare Inps 36/2019 ha introdotto interpretazioni di favore per gli interessati: ad esempio, la possibilità di usufruire del riscatto agevolato anche se si hanno contributi anteriori al 1996, purché - regola generale sempre valida – non siano coperti da contributi gli anni per i quali si chiede il riscatto.

Riscatto della laurea: prezzo bloccato avvicina l’assegno di anzianità

Il decreto legge di riforma del welfare (4/2019) ha guardato anche a una platea di lavoratori e assicurati giovani, in particolare all’articolo 20 del testo in vigore che è in attesa di conversione. Uno dei principali interventi di riforma riguarda il riscatto del periodo di laurea ai fini pensionistici, che vede ora una nuova possibilità, non temporanea ma stabile, per i lavoratori con meno di 45 anni di età (anche se in fase di conversione del decreto si prevede di eliminare il requisito anagrafico).Pensione: ecco tutti i dettagli su come riscattare la laurea Il nuovo riscatto agevolato dell’articolo 20 del Dl 4/2019, modificando stabilmente la norma del 1997, rende disponibile la facoltà di riscatto a prezzo bloccato a 5.240 euro per ogni anno per chi ha meno di 45 anni (anche se in sede di conversione l’esecutivo punta a eliminare il requisito anagrafico). Gli anni di studi dovranno collocarsi dal 1996, essendo dunque di competenza del metodo di calcolo contributivo.

Rispetto all’esempio del laureato, il costo sarà di 26.200 euro, con un risparmio del 60% in confronto all’ordinario. Non occorre che il richiedente non abbia contributi prima del 1996, purché gli anni di riscatto agevolato si collochino dopo il 1995. Anche questa formula è rateizzabile in massimo dieci anni e costituisce onere deducibile ai fini fiscali.

Riscatto della laurea: alternativa sono i fondi pensione

La principale scelta “concorrente” restando in ambito previdenziale è il versamento di un contributo volontario a un fondo pensione. In assenza di fondi pensione secondari, un lavoratore otterrebbe una pensione pubblica di vecchiaia, a 67 anni, pari al 50-70% dell’ultimo stipendio a seconda dei profili di reddito.Pensione: ecco tutti i dettagli su come riscattare la laurea Il tasso di sostituzione scenderebbe invece al 40-60% se lo stesso lavoratore scegliesse di usufruire di “quota 100” a 62 o 64 anni. Versare quei 20-25mila euro che sarebbero necessari per riscattare la laurea in un fondo pensione potrebbe dare un buono stimolo al proprio reddito previdenziale.

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