domenica, Dicembre 1, 2024

Napoli, stesa in piazza Trieste e Trento: arrestate sei persone di Ponticelli

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Luigi Maria Mormone
Luigi Maria Mormonehttps://www.2anews.it
Luigi Maria Mormone, cura la pagina di cronaca su Napoli e provincia, attualità e sport (pallanuoto, basket, volley, calcio femminile ecc.), laureato in Filologia Moderna, giornalista.

Cronaca di Napoli: sei arresti per la stesa dello scorso 19 marzo, nata per vendicare una lite tra i clan Mariano e Minichini-De Luca-Bossa di Ponticelli.

Sei arresti per la stesa in piazza Trieste e Trento dello scorso 19 marzo. I Carabinieri del comando provinciale di Napoli hanno infatti dato esecuzione a un decreto di fermo emesso dalla Dda e dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale per i minorenni di Napoli a carico di sei persone (di cui una minorenne), ritenute responsabili di detenzione e porto illegali d’arma da fuoco, spari in luogo pubblico e danneggiamento, reati aggravati da metodo e finalità mafiose per aver commesso il fatto avvalendosi della forza d’intimidazione del clan camorristico dei Minichini-De Luca Bossa e per mostrare superiorità nei confronti del clan Mariano.Napoli, stesa in piazza Trieste e Trento: arrestate sei persone L’indagine, condotta dal Nucleo Investigativo di Torre Annunziata, era iniziata la notte del 19 marzo scorso, quando alcuni soggetti in sella a scooter avevano esploso numerosi colpi d’arma da fuoco contro le attività commerciali di piazza Trieste e Trento, una delle piazze più frequentate del Centro della città partenopea.

Le indagini hanno portato a individuare l’esecutore materiale dell’esplosione dei colpi d’arma da fuoco e a scoprire il movente: una lite avvenuta il giorno prima in quella piazza tra un personaggio ritenuto affiliato al clan Minichini-De Luca Bossa di Ponticelli e un soggetto ritenuto affiliato al clan Mariano dei quartieri Spagnoli.

Il giorno dopo, in risposta, la “dimostrazione di forza” organizzata per incutere timore a “quelli dei Quartieri” e affermare la propria superiorità anche in un territorio a distanza da quello ove è attivo il gruppo degli “offesi”.

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