Loredana Simioli (sorella dello speaker Gianni) se n’è andata a 41 anni dopo una strenua lotta contro il cancro (che aveva raccontato nel video “Io non ho vergogna”).
Grave lutto nel mondo dello spettacolo napoletano: è morta l’attrice Loredana Simioli.
Sorella dello speaker Gianni, Loredana Simioli aveva 41 anni e per due anni ha combattuto con grandissimo coraggio contro il cancro, cercando di dare forza e tanta gioia di vivere a tutti i malati oncologici attraverso un video, intitolato Io non ho vergogna: Loredana non aveva avuto alcun timore a mostrarsi coi capelli ridotti a pochi centimetri a causa della chemioterapia.
Senza dimenticare le tante iniziative di sensibilizzazione sulle malattie oncologiche ma soprattutto sulle pratiche di prevenzione.
Domani alle 18 si terranno i funerali in forma laica presso la sala Gemito, sita al II piano della Galleria Principe di Napoli, dove, a partire dalle 17, sarà allestita la camera ardente.
Loredana Simioli: una carriera tra tv, cinema e teatro
Prima della malattia e del dramma di quest’oggi, la carriera di Loredana Simioli era sbocciata a TeleGaribaldi, trasmissione cult che negli anni ’90 è stata fucina di grandi talenti comici napoletani (da Antonio e Michele a Rosalia Porcaro, fino ad Alessandro Siani).
In quel programma, che andava in onda su Canale 9 e condotto proprio dal fratello Gianni e da Biagio Izzo, Loredana Simioli interpretava, tra gli altri, i personaggi di Chantal (svampita ragazza dei video neomelodici) e soprattutto Mariarca (donna particolarmente “rozza”, che amava discutere al mitico “citofono” dei suoi problemi, sfogando “in malo modo” il proprio malumore contro qualche sua vicina di casa, rea di spargere pettegolezzi su di lei). Ha recitato, tra gli altri film, in Reality di Matteo Garrone (premiato nel 2012 al Festival di Cannes col Grand Prix Speciale della Giuria), oltre che in Si accettano miracoli di Alessandro Siani (2014).
Per lei anche tanto teatro, con la trasposizione su palco di Benvenuti in casa Esposito, best seller ironico di Pino Imperatore portato in scena da Paolo Caiazzo, con copione firmato anche da Alessandro Siani.