Con “’A Voce ‘e Napule” Alessia Moio ha trascinato tutto il pubblico dello storico Teatro Sancarluccio in un viaggio canoro alla riscoperta della sua amata città partenopea.
E’ stato un affascinante viaggio canoro quello presentato dalla cantante e attrice Alessia Moio al Nuovo Teatro Sancarluccio. Una sorta di avventurosa traversata tra le parole e le note di canzoni senza tempo, che seguendo le tracce di una Napoli priva di confini, ha scavato profondo nell’anima dello spettatore.
Con “’A Voce ‘e Napule” la brava Moio dal piccolo palcoscenico dello storico spazio di via San Pasquale è partita per quello che può essere anche definito un viaggio passionale e sentimentale incrociando, tappa dopo tappa, i volti di quegli inestimabili cantori passati alla storia.
Compiendo un intrigante itinerario canoro capace di attraversare lo spirito come un’ammaliante sirena e adagiandosi lieve sulle sponde della sua amata Partenope, Alessia Moio ha levato il suo dolce canto con un sound piacevolmente rinnovato dagli arrangiamenti di Salvatore Baldares dividendosi tra amore e rabbia, così come tra la passione e il sogno.
Partendo con il testo, la ricerca e la regia di Ciro Ridolfini, dalle coste di una Napoli appartenuta a personaggi come Antonio Petito e il suo Pulcinella, Matilde Serao, Salvatore Di Giacomo, Nicola Maldacea, Armando Gill, Raffaele Viviani, Totò e Nino Taranto per poi allontanarsi fino alla Roma di Petrolini e del suo “Gastone”, Alessia, con una voce vellutata e saracena al tempo stesso, ha cantato gli amori, le ansie, le passioni, le gioie e le sofferenze del popolo napoletano, consegnando al pubblico una vera dichiarazione d’amore.
Con la passione nel cuore e la voglia di cantare nei suoi occhi azzurri, Alessia Moio, ha confermato tutta la sensibilità di un’artista vera, insieme ad una grande forza espressiva fatta di anima e fascinosa vocalità. p.g.