mercoledì, Novembre 27, 2024

Piazza Garibaldi, arrestati otto membri della banda dei borseggiatori: I NOMI

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Luigi Maria Mormone
Luigi Maria Mormonehttps://www.2anews.it
Luigi Maria Mormone, cura la pagina di cronaca su Napoli e provincia, attualità e sport (pallanuoto, basket, volley, calcio femminile ecc.), laureato in Filologia Moderna, giornalista.

Cronaca di Napoli: la Polfer ha sgominato una banda di borseggiatori che agivano nella stazione della Circumvesuviana a piazza Garibaldi.

Blitz nella mattinata di oggi da parte degli agenti del Compartimento di Polizia Ferroviaria per la Campania, sotto la direzione ed il coordinamento della Procura di Napoli, che hanno dato esecuzione ad un’ordinanza cautelare personale emessa dal G.i.p. nei confronti di 8 persone accusate di associazione per delinquere finalizzata alla commissione di furti aggravati: facevano parte di una banda di borseggiatori.

Le indagini della Polfer hanno permesso di accertare come gli otto indagati avessero formato un gruppo stabile e organizzato, dedito al borseggio in danno dei viaggiatori, italiani e stranieri, in arrivo o in partenza dalla stazione della Circumvesuviana di piazza Garibaldi. Tra di loro avevano dato vita ad un vero e proprio sodalizio criminale, all’interno del quale ognuno rivestiva un ruolo perfettamente collaudato (con tanto di linguaggio in codice).Piazza Garibaldi, arrestati otto membri della banda dei borseggiatori: I NOMI Il modus operandi consisteva nel seguire la vittima fino al treno, circondarla e, mentre saliva a bordo, approfittando della ressa, distrarla dall’azione fulminea di chi con abilità da professionista gli sfilava il portafogli. Una volta sottratta la refurtiva, se le circostanze lo permettevano, il borseggiatore indietreggiava, restando sul marciapiedi alla partenza del convoglio, oppure proseguiva a bordo treno fino alla fermata successiva dove, nella maggior parte dei casi, veniva raggiunto a bordo di uno scooter da un altro complice che recuperava il maltolto e si allontanava velocemente.

Il rapporto tra gli otto arrestati era diventato così saldo da durare anche oltre la realizzazione dei delitti programmati e concretamente portati a termine. Tra loro si era sviluppata una sorta di “mutuo soccorso” che consentiva agli associati impossibilitati a “lavorare”, per motivi di salute o perché detenuti, di ricevere un compenso settimanale per garantire il sostentamento della famiglia. Inoltre, gli associati operavano un’attenta e costante demarcazione del territorio con le sentinelle che, oltre ad indicare l’eventuale arrivo di personale delle forze di Polizia, avevano il compito di segnalare anche la presenza di altri ladri esterni al gruppo. Questi ultimi, una volta individuati, venivano allontanati dal luogo di egemonia della banda che faceva ricorso anche alla violenza per far comprendere quanto fosse indesiderata ogni forma di “concorrenza”.

Al vertice, con mansioni di “registi”, c’erano due napoletani, rispettivamente di 58 e 57 anni, per i quali è stata applicata la misura della custodia cautelare in carcere e sono stati condotti presso la Casa Circondariale di Napoli Poggioreale. Per altre 6 persone, di cui quattro napoletani e due uomini di nazionalità africana, poiché riconosciuti quali partecipi del sodalizio con funzioni esecutive, è stata applicata la misura degli arresti domiciliari.

Scacco alla gang dei borseggiatori: i nomi degli arrestati

  • Vincenzo Trinchella (58 anni);
  • Luciano Bottone (57 anni);
  • Ciro Barattolo (57 anni);
  • Mario Palumbo (60 anni);
  • Salvatore D’Angeli, (45 anni);
  • Vincenzo Di Paolo (72 anni);
  • Nouradine Razibouine (48 anni);
  • Mahadi Sidirachid (41 anni).

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