venerdì, Novembre 29, 2024

Lacedonia, gestione illecita di rifiuti: denunciato titolare officina meccanica

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Luigi Maria Mormone
Luigi Maria Mormonehttps://www.2anews.it
Luigi Maria Mormone, cura la pagina di cronaca su Napoli e provincia, attualità e sport (pallanuoto, basket, volley, calcio femminile ecc.), laureato in Filologia Moderna, giornalista.

Cronaca di Avellino: i Carabinieri Forestali hanno denunciato il titolare di un’officina meccanica per gestione illecita di rifiuti pericolosi e non.

I Carabinieri della Stazione Forestale di Lacedonia, unitamente ai colleghi della Stazione Forestale di Lioni e della Stazione di Bisaccia, ambito controlli alle officine meccaniche e agli esercizi di autodemolizione finalizzato al rispetto della normativa ambientale, hanno deferito in stato di libertà alla Procura della Repubblica di Avellino il titolare di un’officina meccanica ritenuto responsabile di gestione illecita di rifiuti pericolosi e non.

Nello specifico, all’esito del sopralluogo e dal controllo documentale emergevano svariate irregolarità. In particolare, all’interno di un capannone venivano rinvenuti numerose parti di auto ed alcuni motocicli mentre all’esterno del capannone si rinvenivano circa una ventina di veicoli, la maggior parte fuori uso.

Inoltre, in prossimità del capannone, si rinveniva una vasca ove erano stoccati circa 16metri cubi di pneumatici fuori uso. Infine, in prossimità della strada comunale, venivano rinvenute 3 vasche di raccolta delle acque reflue derivanti dall’attività e dai servizi igienici presenti.Lacedonia, gestione illecita di rifiuti: denunciato titolare officina meccanica Dall’analisi dei formulari di identificazione del rifiuto dal registro di carico e scarico, nell’ultimo biennio e non risultava alcuno smaltimento dei circa 16 metri cubi di pneumatici rinvenuti nella vasca di stoccaggio dei rifiuti. Lo stesso dicasi per le acque reflue derivanti dall’officina meccanica presenti all’interno della vasca le quali, dalla visione dei registri non risultano mai smaltite.

La grande quantità di rifiuti derivavano verosimilmente da una precedente attività di autodemolitore, cessata nel marzo del 2016, e di cui il titolare aveva l’obbligo di smaltirli. Sia il capannone che i citati rifiuti sono stati sottoposti a sequestro.

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