venerdì, Novembre 22, 2024

Scuole chiuse per prevenire il Coronavirus: stop anche oltre il 15 marzo?

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Luigi Maria Mormone
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Luigi Maria Mormone, cura la pagina di cronaca su Napoli e provincia, attualità e sport (pallanuoto, basket, volley, calcio femminile ecc.), laureato in Filologia Moderna, giornalista.

Coronavirus: la chiusura delle scuole su tutto il territorio nazionale potrebbe essere prorogata anche oltre il 15 marzo. Si decide la prossima settimana.

Per prevenire il Coronavirus, è in atto la chiusura su tutto il territorio nazionale di scuole e università fino al 15 marzo. Se, da un lato, si stanno mettendo in moto le lezioni online, dall’altro non è da escludere che il Governo prolunghi tale provvedimento oltre la metà di questo mese.

Il premier Giuseppe Conte ha già chiarito che la prossima settimana, con un certo anticipo sulla data prevista per la riapertura, tornerà ad aggiornare scuole e famiglie sul da farsi.

L’idea è quella di valutare l’iter dell’epidemia giorno per giorno e regolarsi di conseguenza. Alla metà della prossima settimana (se non proprio venerdì 13), quindi, si deciderà se gli istituti scolastici continueranno a restare off limits per gli studenti, di concerto con la ministra della Scuola, Lucia Azzolina, e il ministro della Salute, Roberto Speranza.Scuole chiuse per prevenire il Coronavirus: stop anche oltre il 15 marzo? Come riporta “Il Mattino”, se la ripresa della didattica, infatti, dovesse seguire l’iter già percorso dal blocco dei viaggi di istruzione, gite e degli stage all’estero, previsto anch’esso al 15 marzo e poi prorogato al 3 aprile, si arriverebbe a fissare il rientro in classe per il prossimo 6 aprile. Una data che cade a ridosso della Pasqua, il 12 aprile. E quindi a scuola ci si tornerebbe direttamente il 14, con oltre un mese di stop alle lezioni frontali.

La maggiore preoccupazione riguarda però il mezzo milione di studenti che a giugno dovrà svolgere la Maturità: le date non verranno spostate, potrebbe invece essere modificata la modalità di svolgimento.

Resta infatti in piedi l’ipotesi dell’esame di Stato solo orale, senza le due prove scritte. Tutto dipenderà dall’evolversi dell’emergenza, l’obiettivo è non lasciare che gli studenti vengano penalizzati dall’allerta Coronavirus che sta già sospendendo la didattica in classe.

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