Vincenzo De Luca: il governatore ha fatto il punto a Radio CRC sul Coronavirus in Campania, parlando anche di varie donazioni per aiutare la sanità in questo momento difficile.
In diretta a ‘Barba&Capelli’, trasmissione di Corrado Gabriele in onda su Radio CRC, è intervenuto il governatore Vincenzo De Luca. Questi gli ultimi aggiornamenti sul Coronavirus in Campania: “Ieri sera contavamo 147 persone contagiate, quindi più 9 rispetto al giorno prima, 2 persone guarite, 44 in terapia intensiva. La metà dei contagiati sono a casa, asintomatici, con febbri minime e senza problemi respiratori.
Bisogna ricordare che gli asintomatici sono comunque portatori del virus, quindi devono restare a casa. Per il 50% dei casi non c’è necessità di ricovero, per l’altro 50%, il 25% è ricoverato con febbre alta e con l’ausilio saltuario di ossigeno, invece il restate 25% ha bisogno di essere intubato. L’avanzata del virus è con un aumento governabile -dichiara il governatore- Sono migliaia le persone rientrate. Ne abbiamo identificati 1700, adesso in quarantena domiciliare. Se dovessimo avere, tra queste persone rientrate, una percentuale di contagi, sarebbe un problema. Un’altra situazione preoccupante è quello dei medici, che man mano si stanno contagiando: abbiamo 6 medici positivi alla Federico II. La mancanza di sangue è una delle tematiche che più mi preoccupa: abbiamo 7 bambini, oggi, in attesa di un trapianto di midollo. Ne approfitto per rivolgere un appello a donatori: che riprendano a donare sangue, non c’è nessun pericolo. Dal punto di vista dell’organizzazione, abbiamo avuto l’autorizzazione ad utilizzare altri due laboratori. Su questo dobbiamo essere estremante attenti e avere prudenza: ho notizie che negli ultimi giorni ci son laboratori privati che fanno tamponi a pagamento ai cittadini che lo richiedono. Oltre al laboratorio del Cotugno, anche quello del Moscati di Avellino e del Ruggi di Salerno, così da velocizzare ancora di più i tempi”.
Sul fronte mascherine: “E’ stata fatta una gara per acquistare migliaia mascherine -prosegue De Luca- Per adesso dovrebbero fornircene 300mila. A mano a mano che avremo a disposizione materiale, come mascherine, gel, faremo in modo di distribuirlo, ma la precedenza la hanno gli operatori sanitari. Abbiamo fatto per 15 giorni un lavoro di prevenzione.
L’unica possibilità per evitare l’espansione di contagio è quello di ridurre al minimo i contati personali, facendo un sacrificio per le prime due settimane. Se questo tentativo riesce, noi freniamo il contagio, se invece non riesce, ci troveremo di fronte ad una situazione drastica, perché non ci sarebbero i posti letto per tutti i pazienti. Proprio per questo i cittadini devono aiutare l’Italia a non farsi contagiare, così che si raggiunga questo obiettivo”.
De Luca guarda al futuro: “Mai come in questo momento, le mezze misure non servono. Se non siamo rigorosi oggi -aggiunge- rischiamo di trascinarci questo problema per mesi e mesi, avendo una crisi economica drammatica. Tante lamentazioni sono superflue, facciamo due settimane di sacrificio, così che dopo ci sarà una ripresa economica inimmaginabile. Dobbiamo avere un rigore spartano, non deve esserci nemmeno una sbavatura. Se tra un mese, tua madre, tuo padre, tuo nonno, ha una difficoltà respiratoria drammatica e deve andare in ospedale, ma non ci sono posti in terapia intensiva, che si fa? A Bergamo questa situazione già accade, e i medici devono fare una scelta: decidono chi deve vivere e chi deve morire”. Inoltre, “stiamo lavorando anche al piano B, nel caso ci fosse un’esplosione del contagio. Oggi abbiamo 320 posti in terapia intensiva, ma abbiamo intenzione di aggiungerne altri 590. La cosa fondamentale, però, è avere operatori sanitari e letti adatti. Vorrei, nell’arco di una settimana, avere 500/590 posti letto disponili. Preferisco essere prudente e preparami per tempo, piuttosto che dover scontare le pene amare. Non possiamo chiudere i centri di riabilitazione, ma tutto quello che è rinviabile che si rinvii”.
Infine, si susseguono numerose raccolte fondi per aiutare la sanità in un momento così difficile: “Considero straordinariamente importante -conclude De Luca- qualsiasi tipo di aiuto, quindi sono molto felice di queste raccolte fondi. Ieri ho avuto modo di parlare con Insigne, che ha chiesto informazioni sul dove potersi rivolgere per poter dare un contributo per i nostri ospedali. Oggi, sui siti, daremo informazioni più complete per poter aiutare economicamente le strutture. Adesso tutti quanti siamo allineati su una linea di rigore e responsabilità: se manteniamo questi comportamenti, ne usciamo fuori. Evitiamo di fare l’assalto ai supermercati, non c’è un problema di carenza di materiale sanitario e alimentare. Possiamo chiudere tutto, ma non l’agricoltura.
Lavoriamo dalla mattina alla notte per dare tranquillità ai nostri cittadini Ho visto crescere un grande senso id consapevolezza nelle ultime ore, quindi sono fiducioso, poi vedremo il 3 aprile come si svolgerà la situazione”.