Coronavirus in Campania: il governatore Vincenzo De Luca annuncia che l’emergenza potrebbe terminare a “metà maggio”, dicendosi pronto a “chiudere i confini a chi viene da zone a rischio”.
Il governatore della Campania, Vincenzo De Luca, ha fatto il punto sull’emergenza Coronavirus nel corso dell’ormai consueta diretta Facebook del venerdì pomeriggio. De Luca si è detto molto fiducioso, per cui la Campania potrebbe essere la prima regione d’Italia ad uscire dal tunnel: “Abbiamo registrato un tasso di decessi, in relazione alla popolazione, che è il più basso d’Italia insieme a Basilicata e Sicilia. È evidente, però, che abbiamo pagato un prezzo anche noi. Con estrema convinzione -sottolinea De Luca- devo dire che noi abbiamo salvato la Campania assumendo decisioni in anticipo rispetto al governo nazionale. Se manteniamo il rigore che abbiamo avuto finora, a metà maggio potremo dire di aver sconfitto il Coronavirus in Campania”.
Nello stesso tempo, De Luca avverte che “se dovessimo avere una fuga in avanti di qualcuno, chiuderemo la Campania. Vieteremo l’accesso in Regione a chi viene da zone a rischio. Abbiamo conosciuto già l’emergenza quando sono rientrati cittadini campani dal Nord. Pensare di dover riaffrontare ancora una volta il problema sarebbe un atto di irresponsabilità. Faremo un’ordinanza con la quale vieteremo l’ingresso in Campania di cittadini provenienti da regioni con il contagio pienamente in corso”.
Con rigore e determinazione, Palazzo Santa Lucia lavora senza sosta per la fase 2: “Stiamo già distribuendo 3 milioni di mascherine perché dal 3-4 maggio l’uso delle mascherine sarà obbligatorio. Le mascherine (in confezione da due), arriveranno nelle case dei campani, grazie a un’intesa con le Poste Italiane. Al momento è stata avviata la distribuzione alle categorie a rischio”.
Su consegne a domicilio e librerie: “Stiamo ragionando sulla ripresa delle attività della ristorazione, ma ci atteniamo alla indicazioni delle autorità sanitarie – dice De Luca – Rispetto alle librerie voglio dire che noi non le penalizziamo, ma restano chiuse perché sono locali all’interno dei quali si possono creare assembramenti con persone che consultano i libri. Anche per le librerie è previsto un rimborso di 2000 euro per il danno economico derivato dalla chiusura di questo mese. Cercheremo di ragionare su qualche apertura in più, se le autorità sanitarie diranno di sì. Se si può anticipare anche la consegna a domicilio del cibo di asporto con tutte le norme di sicurezza obbligatorie, comprese mascherine e guanti per chi consegna e per chi prepara i cibi in laboratorio, lo faremo. Lo faremo da persone responsabili quando sarà possibile e non per ragioni di opportunismo”.
De Luca sottolinea infine che “c’è ancora qualcuno in Italia che tenta di screditare e sporcare la nostra immagine. Non perdiamo tempo con queste miserie. La verità è che abbiamo dimostrato di essere un modello di efficienza amministrativa, di capacità operativa e di concretezza“.