Sulla spiaggetta della baia di Riva Fiorita i volontari di Greenpeace hanno trovato di tutto: lattine di birra, bottiglie di plastica, vetri rotti, residui di cibo, e poi cicche di sigarette, contenitori di polistirolo e persino una paletta per rimuovere la spazzatura in casa. Dopo una denuncia pubblicata su Il Mattino il gruppo di giovani, coordinato da Francesco Zazzera hanno lavorato per bonificare la zona.
Questa volta sono intervenuti i volontari a differenza della bonifica che fu eseguita dalla Capitaneria di Porto e dall’Asl Napoli 1 per la baia di Trentaremi. In quel caso oltre ai rifiuti di vario genere, distribuiti e accantonati sulla spiaggia, furono trovati anche residui di amianto.
In questa occasione i volontari di Greenpeace hanno lanciato la giornata del “Brand Audit” dedicata a tutti i litorale delle città italiane per realizzare una mappa dei rifiuti in plastica presenti sulle spiagge e nel mare per fronteggiare al meglio questo disastro ambientale.
“Ognuno di noi – spiegano i responsabili di GreenPeace – almeno una volta nella vita si è imbattuto in un rifiuto di plastica sulla spiaggia e molto probabilmente lo ha raccolto e gettato nel cestino. Altrettanto spesso capita di tornare qualche giorno dopo nella stessa spiaggia e trovarla nuovamente piena di rifiuti in plastica. Una massiccia operazione di pulizia può permettere di rimuovere buona parte della plastica facendola confluire nella raccolta differenziata”.
Articolo pubblicato il: 10 Settembre 2018 15:25