A Vico Equense, mostra fotografica su Federico Fellini

Dal 5 all’11 ottobre a Vico Equense nell’ambito del Social World Film Festival: 39 scatti che raccontano il dietro le quinte dei capolavori di Federico Fellini.

“Federico Fellini” con una mostra che celebra i 100 anni del genio indiscusso del cinema italiano. Dal 5 all’11 ottobre a Vico Equense nell’ambito del Social World Film Festival: 39 scatti che raccontano il dietro le quinte dei suoi capolavori

Evento di grande portata culturale quello che si inaugurerà lunedì 5 ottobre alle ore 18 verrà Vico Equense (Corso Filangieri, 98) con la mostra fotografica intitolata “Federico Fellini, 100 anni del genio del cinema italiano” in collaborazione con il Centro Sperimentale di Fotografia, al Museo del Cinema del territorio e della Penisola Sorrentina. 

I preziosi 39 scatti, per saranno per la prima volta in Campania, racconteranno il dietro le quinte dei suoi capolavori cinematografici come “La Dolce Vita”, “8 e mezzo”, “Giulietta degli Spiriti”, “Casanova”, “Lo Sceicco bianco”, e “La voce della Luna”, film nei quali ha diretto mostri sacri come Marcello Mastroianni, il suo alter ego, Alberto Sordi, Roberto Benigni, Paolo Villaggio e la moglie Giulietta Masino.

Le musiche di queste opere verranno trasmesse in filodiffusione per tutta la città che durante questi giorni cambia anche la toponomastica con la comparsa anche dell’Arena Fellini nel Castello Giusso, e poi Arena Loren, Largo Mastroianni, Viale Gassman e sale cinematografiche che prenderanno i nomi di Bertolucci, Rosi, Troisi e Tornatore.

Federico Fellini è senza dubbio uno degli uomini più fotografati del Novecento grazie alla sua arte unica e preziosa di regista visionario, unico e soprattutto funambolico, in senso figurato, attraverso le sue immortali scene dei suoi film indimenticabili.

Tuttavia spuntano continuamente e sempre più nuove fotografie, che non ci stancheremmo mai di guardare, proprio come una bella donna, solo che in questo caso il fascino di quest’uomo è senza dubbio qualcosa di inequivocabile e di unico.

Infatti le foto dl Fellini, sia le più famose sia le più sconosciute, rivelano sempre qualcosa di nuovo, di nascosto, di inarrivabile. Sono foto che hanno “un’aura”, come suol dirsi, che solo un registra come Fellini, che ha cambiato profondamente il cinema, possiede in modo così significativo, perché mostrano la magia al lavoro, perché il cinema è magia.

Fritz Lang, uno dei più grandi registi tedeschi e figura di spicco del cinema mondiale, diceva che la SETTIMA ARTE  è la morte al lavoro perché, a differenza della fotografia, cattura e documenta lo scorrere del tempo.

Le fotografie di Fellini, nella loro immobilità, mostrano invece la magia mentre nasce, ma anche un’altra cosa: la gioia del set, il piacere di lavorare, il gusto di mettere in scena una sorta di sabba, di ininterrotto happening, di caos fertile dal quale Fellini fa nascere — per magia, appunto — la bellezza dei suoi film; si tratta infatti di grandi personaggi della storia del cinema che hanno avuto la fortuna di fare un lavoro gratificante, molto piacevole ma che lo sapevano anche fare bene e ad altissimo livello.

Queste foto, che provengono dall’Archivio fotografico del Centro Sperimentale di Cinematografia — Cineteca Nazionale, sono un prezioso documento per entrare dentro la preziosissima “fabbrica” felliniana, che è stata, molto più di Hollywood, la vera “fabbrica dei sogni” del nostro cinema del Novecento. Non dimentichiamochi che Fellini è stato premiato con ben cinque Oscar: nel 1957 per La strada(1954), nel 1958 per Le notti di Cabiria (1957), nel 1964 per 8 e mezzo (1963), nel 1976, per Amarcord (1973) e nel 1993 con un Oscar alla carriera. La mostra sarà l’evento di preapertura della decima edizione del Social World Film Festival, e sarà possibile visitarla fino a domenica 11 ottobre ad ingresso gratuito.  

 

Articolo pubblicato il: 4 Ottobre 2020 10:00

Carlo Farina

Carlo Farina - cura la pagina della cultura, arte con particolare attenzione agli eventi del Teatro San Carlo, laureato in Beni culturali, giornalista.