ABC, dal prossimo anno è prevista la distribuzione ogni tre mesi di 23 mila litri d’acqua completamente gratis alle famiglie in difficoltà della città di Napoli.
L’azienda ABC ha varato la delibera di adeguamento delle tariffe. Sono circa 35 mila le famiglie napoletane che potranno accedere alle tariffe sociali promosse dall’ABC, Acqua Bene Comune, azienda speciale del Comune di Napoli guidata da Sergio D’Angelo. Come riportato dal Mattino gli effetti delle agevolazioni, attive dal prossimo anno, prevedono la distribuzione ogni tre mesi di 23 mila litri d’acqua completamente gratis alle famiglie in difficoltà della città di Napoli. In totale, nell’arco dell’anno solare, l’azienda speciale dell’acqua pubblica di Napoli distribuirà gratuitamente quasi 100 mila litri d’acqua a ciascuna famiglia avente diritto.
Già dalle bollette che arriveranno nei prossimi giorni, gli utenti troveranno le condizioni di accesso alla tariffa sociale. Per poter consentire la fruizione del cosiddetto bonus idrico ad un maggior numero di famiglie, ABC eleverà il tetto ISEE da 7.500 a 9.000 euro annui (occorrerà, naturalmente, essere titolari del contratto della fornitura ed in regola con i pagamenti). Il dato rappresenta la soglia più alta di un grande Comune italiano per l’accesso alle tariffe agevolate delle utenze. In attesa delle determinazioni dell’AEEGSI in materia di welfare, le tariffe sociali sono state rese possibili grazie allo sforzo dell’ABC che ha caricato su di sé i costi dell’operazione. Uno sforzo, questo, che testimonia la vocazione dell’azienda all’attenzione per le fasce sociali deboli, per garantire a tutti l’accesso all’acqua, contro le speculazioni e contro gli sprechi. Una misura di welfare che è stata definita nell’ambito dell’adeguamento delle tariffe ordinarie relative alle utenze cittadine per le quali si determinerà un lieve aumento, a partire dall’1/1/2016, in esecuzione della Delibera 664/2015 dell’Autorità – che definisce, a livello nazionale, le tariffe per l’energia elettrica, il gas e l’acqua (AEEGSI) – e della Delibera n. 28/2017 dell’Ambito territoriale ottimale di riferimento (ATO2). Per una famiglia media di 4 persone, si stima un aumento annuo di poco più di 20 euro.