Non vuole essere un eroe, così come non si sarebbe mai voluto trovare lì. E’ tornato a parlare Arturo, il 17enne trovatosi al posto sbagliato nel momento sbagliato. Ovvero lì dove, solo pochi giorni fa, si sarebbe potuto trovare chiunque. Vittima della furia omicida senza logica o spiegazione di 4 suoi coetanei. Ragazzi arrivati dalla parte sbagliata della vita, che hanno rischiato di spegnere per sempre i sogni di un adolescente come loro. O quasi.
E attraverso le pagine de Il Mattino, Arturo è tornato a parlare. E’ stanco, prova dolore. “Ho chiesto ai medici di darmi qualcosa di forte, ma molto forte, perché non ce la faccio più a stare sveglio. Ho dolori ovunque, ma per fortuna sono vivo”. Trova la lucidità per preoccuparsi persino del reiterarsi di tali episodi. “E’ vero che hanno accoltellato un altro ragazzo?”. No, non è vero. Glielo diranno. Si tranquillizzerà. Felice e sorpreso del tanto affetto intorno a lui. “E’ venuta a trovarmi tutta la classe. Alcuni compagni sono sempre stati qui con me. Mi ha fatto piacere”. E’ umile come sempre, nonostante le attenzioni a livello nazionale su di lui. “Ma quale eroe… Spero solo di dormire stanotte”.
Articolo pubblicato il: 22 Dicembre 2017 9:41