Ad Acerra, una trentina di lavoratori de La Doria ha bloccato la strada provinciale davanti alla fabbrica per protesta contro l’imminente chiusura del sito industriale alimentare (prevista il 30 settembre). I lavoratori chiedono che la proprietà incontri il ministro allo Sviluppo economico Luigi Di Maio, dopo l’assenza dei vertici aziendali al tavolo tenutosi ieri in Regione alla presenza del vicepremier.
I lavoratori, che alla chiusura saranno trasferiti in altri stabilimenti campani, hanno bloccato la strada provinciale che collega Acerra a Maddaloni e San Felice a Cancello. “Le istituzioni – ha dichiarato a “Il Mattino” Michele Gaglione, delegato rsu della Flai-Cgil – si sono impegnate per dare a La Doria tutto ciò di cui aveva bisogno affinchè restasse; penso per esempio al Comune di Acerra, che ha dato disponibilità all’azienda per un terreno di 100mila metri quadrati che potrebbe essere utilizzato per attività produttive. Ma l’azienda continua a dire che vuole prima chiudere l’attività, poi si vedrà”.
Sono 62 i lavoratori della Doria di Acerra, una ventina quelli dell’indotto. La Doria arrivò ad Acerra nel 2015 dopo aver rilevato il sito dal Gruppo Pafial. “Lo scorso anno la Regione – spiega ancora Gaglione – stanziò per La Doria 24 milioni di euro, ma l’azienda ha deciso di dirottarli per ammodernare gli stabilimenti di Sarno, Fisciano e Angri. L’azienda ha uno stabilimento anche a Parma, dove ha previsto un investimento di 50 milioni di euro che servirà anche a realizzare una terza linea produttiva, che poi è quella di Acerra; per il nostro stabilimento, che è qui da oltre 50 anni, invece ha previsto solo la chiusura”.
Nel pomeriggio, i lavoratori hanno poi deciso di sospendere la protesta. Questo dopo le rassicurazioni del vicepremier, che cercherà un nuovo contatto con la proprietà per trovare soluzioni tali da scongiurare la chiusura del sito.
Dopo il flop della mediazione con l’azienda, il vicepremier Luigi Di Maio non ha infatti intenzione di abbandonare i lavoratori: “In questa vertenza non si perdono posti di lavoro -ha detto il ministro di Lavoro e Sviluppo Economico- ma si perde un insediamento industriale su un territorio che è vita per Acerra perché è uno dei pochi che si occupa di agricoltura.
Articolo pubblicato il: 5 Settembre 2018 19:07