Pallanuoto: da giovedì 10 settembre torna ad allenarsi l’Acquachiara di Mauro Occhiello. Ecco l’elenco dei 24 convocati per la ripresa degli allenamenti al Frullone.

L’ Acquachiara Napoli torna al lavoro agli ordini di coach Mauro Occhiello. Sabato scorso gli atleti della prima squadra si sono sottoposti ai tamponi di rito e domani si ritroveranno presso la piscina sociale del Frullone per dare il via ufficialmente alla stagione 2020/21. Sarà presente anche il centroboa giapponese Kenta Araki, che torna a Napoli dopo esserci già stato lo scorso settembre con la nazionale nipponica.

“C’è grande entusiasmo in tutto l’ambiente – commenta il tecnico Mauro Occhiello – Siamo stati fermi tanto tempo e con il mio staff tecnico stiamo stilando un programma preciso per favorire la ripresa degli allenamenti; saranno effettuate delle sessioni anche individuali finalizzate ad una preparazione atletica mirata; insomma, un approccio diverso rispetto agli altri anni. Ripartiremo da dove avevamo interrotto: la società ha compiuto uno sforzo importante riconfermando tutti gli atleti della scorsa stagione con soli due cambi (Araki e Lanfranco, ndr). Abbiamo la consapevolezza di vivere una situazione particolare ma affronteremo questa stagione con positività, ottimismo e tanta voglia di ritornare alla normalità“. Sono 24 gli atleti convocati dal tecnico napoletano per la ripresa degli allenamenti. Di seguito la lista dei convocati:

• Portieri: Ciro Alvino (1993), Davide Chianese (2004), Andrea Roberti (2002), Manuel Rossa (1999);
• Centroboa: Emiliano Aiello (2000), Kenta Araki (1995), Salvatore Maione (2005);
• Difensori: Francesco Angelone (2004), Manuel Lanfranco (1998), Gilberto Giello (2003), Piero Musacchio (2002), Matteo Ronga (2000), Vincenzo Tozzi (1999);
• Attaccanti: Matteo Aiello (1995), Fabio Angelone (2004), Lorenzo Briganti (1994), Daniele De Gregorio (2002), Diego De Gregorio (1999), Mattia Fortunato (2004), Stefano Mauro (1997), Ivano Occhiello (1999), Manuel Occhiello (1995), Alessio Pellerano (2001), Mattia Rocchino (2004).