Torna Acronimo Costanzo e giovedì 2 gennaio 2020, dalle ore 18 al Centro Sociale La Zeta di Frattaminore, presenterà il suo nuovo progetto, si tratta del volume Tutto sulla mia pelle, edito dalla casa editrice Scatole parlanti (2019).
Un progetto che nasce dalle canzoni del cantautore tosco-napoletano che, coadiuvato da Angela Onorato, logopedista, ricercatrice e moglie dell’artista , ha realizzato una raccolta di romanzi e racconti liberamente ispirati da altrettante canzoni presenti negli album “Ho detto tutto a letto” (2014) ed “Il frastuono delle formiche” (2018), pubblicati su edizioni Suono Libero Music.
Uno spettacolo di 1 ora e mezza in cui si alternano canzoni piano e voce, drammatizzazioni, stornelli alla chitarra, narrazioni e proiezioni di video e acquerelli. All’evento sarà presente anche Nando Misuraca, produttore ed editore musicale dell’artista proprio con l’etichetta discografica indipendente napoletana su citata.
Ciascuna storia del volume gode di una vita autonoma e indipendente dalle composizioni musicali ma, è naturale, che il tutto si apprezzi di più se, su di un binario parallelo, si snocciolano le belle canzoni d’autore del talentuoso cantautore indipendente.
I personaggi, a volte bizzarri, a volte seriosi, narreranno le loro vicende, presentandosi con chiarezza al lettore e mostrando le molte sfumature dell’animo umano. Lo stesso Costanzo ce li presenta: “Ci sono vari personaggi. Tra questi Piero, l’ambulante fiero; il signor Crock, un coccodrillo sonnambulo; le bizzarre popolazioni di Precisini e Perditempesi; un Principe alla ricerca dei Sentimenti; un uomo folle senza nome; una donna-sirena che con coraggio cerca una vita normale ma trova la più subdola delle libertà; una lucertola testarda e sognatrice; e persino uno stralunato Giacomo Leopardi catapultato a bordo di una moto nel 2019”.
Molti i temi di interesse psico-sociale e culturale affrontati: dall’abbandono degli anziani al femminicidio, dal bullismo e cyber-bullismo alle ingiuste detenzioni, dall’introspezione psicologica alla follia, dal razzismo all’inclusione, dall’indifferenza verso bambini e ragazzi al loro riscatto sociale.
Le illustrazioni all’interno dell’opera, e che aprono i racconti, sono state realizzate, con le tecniche del carboncino e dell’acquerello, da Giusy Costanzo, studentessa del Liceo Artistico A. Passaglia di Lucca e figlia del cantautore partenopeo residente a Lucca.
Articolo pubblicato il: 31 Dicembre 2019 10:00