Il prestigioso riconoscimento è stato consegnato all’illustre prof.ssa e scienziata, Amalia Ercoli-FInzi, nel “Giardino dei Sogni” a Terzigno (NA), del Centro Studi XENIART di Mario Apuzzo e Colomba Iovino, sua consorte e presidente della stessa.
Serata evento quella che si è svolta, domenica 30 giugno, nel “Giardino dei Sogni” di Terzigno (NA), dove è stata invitata, dai padroni di casa, Mario Apuzzo e Colomba Iovino, la Prof.ssa Amalia Ercoli-Finzi, insignita del Leggio d’Oro 2024: un premio istituito nel 2004 dal Centro Studi Xeniart per farne dono a illustri rappresentanti della cultura italiana che si sono affermati nel mondo per onestà intellettuale, impegno sociale e diffusione della cultura.
La dedizione, la costanza e soprattutto una passione smisurata per la cultura, ha permesso a Mario Apuzzo, pittore, scultore, design e operatore culturale di indubbia sensibilità artistica, di avere come ospite la prima donna in Italia a laurearsi in ingegneria aeronautica, in un campo, e stiamo parlando del 1962, dove la presenza di una donna al Politecnico di Milano non solo era scarsissima, ma decisamente insolita. I vani tentativi del padre nel dissuaderla in questo intento, hanno prodotto l’effetto opposto: quanto più veniva scoraggiata, più forte diventava la voglia di rivalsa e più caparbiamente era decisa a continuare su questa strada.
I brillanti risultati accademici conseguiti più tardi, con la massima votazione di 110/110 con lode, le hanno permesso di sostenere una carriera scientifica e universitaria di grande successo, diventando poi anche docente di Meccanica Orbitale. Non è stato facile, per una donna in quegli anni, raggiungere un risultato così lusinghiero, contrastata da una ottusa forma di maschilismo dove le figure preminenti, soprattutto in incarichi dirigenziali, erano prevalentemente maschili.
Inoltre, come ci ha raccontato la stessa Amalia Ercoli-Finzi (nella foto sopra), al Politecnico di Milano negli anni Sessanta non c’erano i bagni per le donne, visto che su 650 studenti iscritti, appena 6 erano di sesso femminile: incredibile se rapportato ai giorni d’oggi.
Ma la tenacia di una grande donna, unita ad una spiccata intelligenza e una forte propensione per la matematica, ne hanno fatto una delle personalità più importanti nel mondo della scienza e nel campo delle tecnologie aerospaziali, conquistando un lusinghiero traguardo addirittura come consulente scientifica della NASA.
Ha progettato numerosi strumenti scientifici, occupandosi tra l’altro anche della “missione Rosetta”: una missione spaziale iniziata nel 2004 e conclusa con successo ben 12 anni più tardi. La sua partecipazione, inoltre, come ospite fisso alla nota trasmissione “Splendida Cornice” condotta brillantemente da un’ironica e intelligente Geppi Cucciari, l’ha fatta conosce al grande pubblico anche come una donna estremamente simpatica e dotata di uno spiccato senso dell’umorismo: una “spalla” perfetta per la Cucciari che ha affrontato con sarcasmo e leggerezza, il mondo della cultura e non solo.
Una personalità di spicco così importante, non poteva non essere salutata da eminenti rappresentanti del mondo dell’università e dello spazio come Salvatore Borrelli – Dir. Direzione Spazio CIRA – Luigi Carrino – Presidente del DAC – Giovanni Squame – Presidente Ale S.p.a. – Maria Elefante – prof. e scrittrice – Francesco Ranieri – Sindaco di Terzigno – e infine la sig.ra Colomba Iovino, padrona di casa. – Prof. e Presidente Xeniart, che hanno voluto salutare l’ospite speciale della serata, con brevi ma significativi interventi moderati con abilità e professionalità da Berardo Impegno, Presidente del Centro Studi XENIART.
Non sono poi mancate le consuete parentesi musicali, una consuetudine molto cara ai padroni di casa che per l’occasione hanno invitato due pianisti e un soprano: Ivana D’addona, pianista e compositrice, spesso impegnata nel sociale che ci ha proposto alcuni dei suoi numerosi lavori, accompagnando al pianoforte anche il soprano Martina Bortolotti, che ha interpretato la celeberrima I’ te Vurria vasà, mentre Rosario Ruggero ci ha proposto una Sonata, tra le 555 di Domenico Scarlatti, il figlio geniale di Alessandro (quella in re minore “Pastorale”) e un Preludio e Notturno, op. 9 per la sola mano sinistra di Alexander Scriabin, mettendo in evidenza la versatilità e la difficoltà tecnica di questo brano.
Voglio inoltre ricordare tutte le eminenti personalità del mondo della cultura che sono state invitate, nelle precedenti e fortunate edizioni, in questo magico e meraviglioso giardino, immerso nella pace e nella natura di Terzigno (NA), ridente cittadina del comprensorio vesuviano che lo stesso Eduardo De Filippo cita nella sua celeberrima commedia Il Sindaco del Rione Sanità: Aldo Masullo, Filosofo (2004), Margherita Hack, Astrofisica (2005), Uto Ughi, Violinista (2006), Gualtiero Marchesi, Maestro della cucina italiana (2009), Stefano Rodotà, Prof. Giurista (2010), Mimmo Jodice, Fotografo (2017) e Gaetano Manfredi, Magnifico Rettore dell’Università Federico II di Napoli, oggi sindaco della stessa (2009).
Un lavoro di grande impegno e di eccellente organizzazione logistica, ha permesso a Mario Apuzzo di immortalare negli annali della storia di Terzigno, questi indimenticabili e felici momenti di grande impegno culturale e sociale. Voglio inoltre ricordare che le vicende narrate da Tommaso Tirelli, nel romanzo giallo La Signora delle Comete, sono ispirate proprio alla vita e al magnifico lavoro della prof.ssa Amalia Ercoli-Finzi.