Per celebrare la sua immensità di attore basta soltanto dire che con Antonio Casagrande il mondo dello spettacolo perde irrimediabilmente uno dei suoi più grandi protagonisti.
Era il bello della tv anni Sessanta. Antonio Casagrande, morto ieri all’età di 91 anni, era l’idolo delle donne di quei tempi e quando compariva in televisione nelle commedie del maestro Eduardo, al cinema in film come “Le quattro giornate di Napoli” di Nanni Loy e “La ragazza del bersagliere” di Blasetti e negli sceneggiati televisivi come “Il cappello del prete” di Sandro Bolchi del 1970, erano in tanti a considerarlo un vero esempio di fascino nostrano e bravura.
Figlio di un attore di prosa e di una corista del Teatro di San Carlo, dove esordì all’età di sei anni, dopo essersi diplomato in canto e avviatosi alla carriera di cantante lirico, Antonio Casagrande cambiò presto rotta entrando a fare parte della Compagnia del maggiore dei De Filippo.
Chi non lo ricorda nel ruolo dello studente Luigi Strada in quella fantastica “Ditegli sempre di sì” in Tv del 1962, nella famosa scena della poesia “Ora mistica” accanto a Eduardo nei panni del folle Michele Murri.
Sempre con Eduardo in diverse trasposizioni cinematografiche, Casagrande ottenne una grande popolarità negli anni Settanta con il suo cantastorie metropolitano “Don Liborio occhialoni” e i due relativi Lp fino a giungere alle ultime grandi prove in teatro come quella nei panni di Domenico Soriano accanto alla Filumena Marturano di Isa Danieli con la regia di Cristina Pezzoli e nuovamente al cinema in “Così parlò Bellavista” di Luciano De Crescenzo e con il figlio Maurizio e con Vincenzo Salemme nel film “Amore a prima vista.
Una carriera immensa quella di Antonio Casagrande, vicino ai suoi fans anche attraverso i social, dopo che per motivi di salute era stato costretto ad abbandonare la sua compagnia formata da Tiziana De Giacomo, Ania Cecilia, Marianna Liguori e Luca Varone, era uno degli ultimi testimoni della scuola eduardiana.
Con lui il mondo del teatro e del cinema perdono un vero gigante. Appartenente a quella schiera di artisti di cui si è perso lo stampo, Antonio Casagrande seppe incarnare i più svariati personaggi con virtuosismo recitativo, passando dalla commedia napoletana al cinema e alla tv con eleganza e bravura.
Per elencare il suo curriculum e le sue prove d’artista non basterebbe un’enciclopedia ma per celebrare la sua immensità di attore basta soltanto dire che con Casagrande il mondo dello spettacolo perde irrimediabilmente uno dei suoi più grandi protagonisti. Comparso con grande umiltà nel 2021 in Tv nella versione di Edoardo De Angelis della eduardiana “Non ti Pago”, Casagrande, già in precarie condizioni di salute e colpito dal Covid, lascia in eredità al mondo dello spettacolo l’esempio di un attore irripetibile insieme al figlio d’arte Maurizio, lo stesso che ha detto “Oggi se ne va un pezzo della mia anima”.
“Antonio Casagrande – ha scritto su twitter il sindaco Manfredi – è stato un grande attore e un autentico interprete della tradizione eduardiana. Con lui, Napoli perde un pezzo della sua storia teatrale e cinematografica. Un forte abbraccio a Maurizio da parte di tutta la città”.
I funerali si svolgeranno domani mattina (venerdì 29 luglio) alle ore 11 nella chiesa di San Giovanni dei Fiorentini in piazza degli Artisti al Vomero.