Dal primo luglio scatta l’obbligo di pagare, per i datori di lavoro, gli stipendi non più in contanti ma con metodi tracciabili. Le multe per gli inadempienti possono arrivare fino a 5 mila euro.
Questi provvedimenti sono stati presi per evitare che i datori paghino di meno del netto i propri dipendenti. Inoltre la firma sulla busta paga non sarà più da garanzia dell’avvenuto pagamento. Sarà infatti la tracciabilità del pagamento, in caso di controversia, e non la firma del lavoratore sulla busta paga a essere ammessa come prova del corrisposto pagamento.
Ecco la lista dei metodi di pagamento che dal primo luglio saranno ammessi per i datori di lavoro per i propri dipendenti:
Inoltre ricordiamo che la firma del lavoratore sulla busta paga non prova l’avvenuto pagamento dello stipendio.
I lavoratori che non potranno più essere pagati in contanti sono:
Coloro che invece non avranno l’obbligo di essere pagati con i metodi descritti sopra sono: i dipendenti delle PA, i lavoratori domestici , i tirocini, i rapporti autonomi occasionali e le borse di studio.
Articolo pubblicato il: 8 Giugno 2018 10:37