Adrian: dopo il clamoroso flop di ascolti, le ultime cinque puntate del progetto di Adriano Celentano sono state riprogrammate da Canale 5 per settembre/ottobre.
Parola fine, almeno per il momento, per Adrian, il format di Adriano Celentano che ha registrato ascolti bassissimi su Canale 5. A questo punto, Mediaset (in accordo col Clan Celentano) ha riprogrammato le ultime cinque puntate dello show e del cartone animato per il prossimo autunno. Come riporta “Corriere.it”, il progetto si è rivelato uno dei più clamorosi flop della storia della tv, complice un investimento da quasi 20 milioni di euro, ma con ascolti man mano crollati fino al 7,7% di share. Tutto rimasto fermo al 4 febbraio, poi Celentano ha presentato un certificato medico per dire che “a causa di un malanno di stagione non poteva “guidare” Aspettando Adrian (il live) e Adrian la serie (il cartoon) “per almeno due settimane”. Ora è invece arrivata la clamorosa chiusura, anche se il ritorno sullo schermo del format, come recita un comunicato, vedrà “l’aumento progressivo della presenza di Adriano Celentano, che sarà presente in scena in tutte le restanti cinque puntate previste” al teatro Camploy di Verona.
Adrian: tra abbandoni, “camei” di Calentano e polemiche sul cartoon
Il progetto dello show è stato “falcidiato” da vari abbandoni, come quelli di Teo Teocoli, Michelle Hunziker e Ambra Angiolini. A tenere in piedi le quattro puntate andate in onda sono stati soprattutto i “frati” Nino Frassica e Francesco Scali, oltre ai dialoghi tra Natalino Balasso “clochard” e l’ “anziano leghista” Giovanni Storti del trio Aldo, Giovanni e Giacomo, con l’attrice Ilenia Pastorelli unica presenza femminile sul palco. Pochissime le apparizioni di Adriano Celentano sul palco, dove si è esibito in un medley, si è “confessato” a Nino Frassica e ha assistito muto a un dialogo tra Natalino Balasso e Giovanni Storti.
Le polemiche non sono mancate neanche nel cartoon. Intervenuto a una serata degli “amici dell’orologiaio”, il protagonista (mascherato dal giustiziere ribattezzato la “Volpe”) ha difeso due ragazze da un tentativo di stupro di gruppo. Una frase rivolta alle ragazze dalla “Volpe” ha però fatto discutere: “Se aveste bevuto qualche bicchiere di meno avreste evitato l’approccio con dei tipi poco raccomandabili”. Parole apparse come sessiste, in una polemica successiva a quella sulla Napoli del 2068 vista come sede della “Mafia International”.