Cronaca di Napoli: chiesti i domiciliari per Luigi Cesaro e Antonio Pentangelo (senatore e deputato di Forza Italia) nell’ambito dell’inchiesta per l’area ex Cirio. Sei arresti: I NOMI.
I poliziotti della squadra mobile di Napoli e del commissariato di Castellammare di Stabia hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare agli arresti domiciliari nei confronti di sei persone, accusate a vario titolo dalla Procura di Torre Annunziata di corruzione, abuso d’ufficio e traffico di influenze illecite. Si tratta dell’operazione Olimpo 3, per cui sono stati chiesti gli arresti domiciliari anche per il senatore Luigi Cesaro e il deputato Antonio Pentangelo (entrambi appartenenti a Forza Italia ed ex presidenti della provincia di Napoli): il provvedimento ora passerà al vaglio delle due Camere che valuteranno se concedere l’autorizzazione a procedere.
L’inchiesta Olimpo 3 riguarda l’ex area Cirio di Castellammare di Stabia, zona industriale acquistata a fine anni ’90 dalla immobiliare PolGre degli imprenditori Adolfo Greco (già ai domiciliari) e Tobia Antonio Polese (il boss delle cerimonie della tv, nel frattempo deceduto), entrambi condannati per favoreggiamento personale al superboss Raffaele Cutolo per l’acquisto del castello Mediceo di Ottaviano.
L’ex fabbrica di conserve doveva essere trasformata in quartiere residenziale, ma per arrivare ai permessi Greco avrebbe corrotto diversi funzionari, facendo pressioni a tutti i livelli politici, fino ai vertici della Provincia. Ai domiciliari sono andati l’architetto Maurizio Biondi, commissario ad acta nominato dalla Provincia per esaminare l’istanza della PolGre e accelerare l’iter autorizzativo; Antonio Elefante, ingegnere che ha curato il progetto; Vincenzo Campitiello, Marcello Ciofalo e Vincenzo Colavecchia, mentre obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria per Angelina Annita Rega, moglie di Greco.
Indagati per traffico di influenze illecite, reato per il quale all’epoca dei fatti non era previsto l’arresto, il consigliere regionale del Pd Mario Casillo, insieme a Gennaro Iovino, dirigente cittadino del Pd e padre del consigliere comunale stabiese Francesco, e l’imprenditore edile Giuseppe Passarelli, che avrebbe curato i lavori per la realizzazione del complesso immobiliare.
La Finanza ha inoltre eseguito un sequestro di beni per l’ammontare di 30mila euro che equivalgono alla presunta corruzione.
Comunicato stampa Guardia di Finanza – 6 ordinanze ps gdf