La macchina è esplosa ad Afragola, davanti all’abitazione della donna, la cui “colpa” sarebbe stata quella di aver allontanato la nipote dall’uomo dopo le violenze e i soprusi subiti.
“Ti devo uccidere, te la devo far pagare per quello che hai fatto”. Questa la minaccia che avrebbe rivolto un giovane alla zia della sua ex, che era riuscita ad allontanare la nipote da violenze e soprusi, prima di incendiarle l’auto: l’uomo è stato ora fermato. A rendere nota la storia il deputato di Alleanza Verdi Sinistra, Francesco Emilio Borrelli, che pubblica sui social anche il video dell’attentato incendiario.
I fatti ad Afragola, nel Napoletano. “La macchina è esplosa davanti all’abitazione. Poteva essere una strage”, commenta Borrelli, secondo cui l’unica colpa della donna è stata quella di “allontanare sua nipote da una relazione tossica, a convincerla a tagliare i fili che la legavano ad un giovane, già con precedenti penali, che la maltrattava e la opprimeva”.
Due giorni fa, il 26 novembre, all’una di notte, l’auto della donna è esplosa ed è stata poi divorata dalle fiamme. L’incendio, hanno stabilito gli investigatori, è stato di natura dolosa, innescato con del liquido infiammabile versato sul cofano della vettura. L’ex della nipote è stato denunciato dalla donna ed anche immortalato dalle videocamere di sorveglianza: sarebbe lui, infatti, l’uomo che cammina con un contenitore in mano e poi, dopo l’esplosione di cui la telecamera riprende i bagliori, scappa. Quindi è stato sottoposto a fermo, “ma la paura per la donna e la sua famiglia non è cessata”, dice Borrelli.
“Ha incendiato l’auto che era sotto casa mentre qui dormivano i nostri figli. Temiamo ancora che possa succederci qualcosa”, ha confessato la donna al deputato. Il quale afferma: “È chiaro che questo criminale deve stare in carcere ma i dubbi che questo si verifichi sono tantissimi. Innanzitutto chiediamo alle forze dell’ordine di proteggere la ex fidanzata e la zia perché la famiglia del giovane delinquente potrebbe attuare ulteriori ritorsioni da quello che si vocifera ad Afragola. Il ragazzo tra l’altro risultava avere già dei provvedimenti restrittivi per altri reati che ha tranquillamente violato. Non si possono attendere altri raid, il prossimo potrebbe essere un dramma. Qui la magistratura deve intervenire e le leggi vanno modificate. Piena solidarietà alla coraggiosa zia e alla ragazza che hanno avuto la forza di denunciare e vanno protette”.