martedì, Novembre 26, 2024

Agguato in cui fu ferita la piccola Noemi: condannati a 18 e 14 anni i fratelli Del Re

- Advertisement -

Notizie più lette

Luigi Maria Mormone
Luigi Maria Mormonehttps://www.2anews.it
Luigi Maria Mormone, cura la pagina di cronaca su Napoli e provincia, attualità e sport (pallanuoto, basket, volley, calcio femminile ecc.), laureato in Filologia Moderna, giornalista.

Cronaca di Napoli: 18 anni ad Armando Del Re (autore degli spari del 3 maggio 2019 in piazza Nazionale, in cui fu ferita la piccola Noemi) e 14 anni al fratello Antonio.

C’è la sentenza nel processo (celebrato con rito abbreviato) per l’agguato in piazza Nazionale a Napoli del 3 maggio 2019, nel quale furono feriti la piccola Noemi di 4 anni (tornata a casa dopo un mese di sofferenza e speranza di familiari e cittadini), la nonna della bimba e il 31enne Salvatore Nurcaro (obiettivo del raid).

Condannati a 18 anni di reclusione Armando Del Re e a 14 anni suo fratello Antonio, ritenuti responsabili dell’agguato a colpi di pistola esplosi tra la folla in quel terribile pomeriggio. Al termine della requisitoria i pm antimafia Antonella Fratello e Simona Rossi avevano chiesto 20 anni di carcere per i due fratelli (parlando della città di Napoli “offesa nel mondo” da quanto accaduto).Agguato in cui fu ferita la piccola Noemi: condannati a 18 e 14 anni i fratelli Del Re Antonio (difeso dall’avvocato Leopoldo Perone) viene indicato come colui che offrì appoggio logistico al fratello Armando (difeso dall’avvocato Claudio Davino) che invece, per gli inquirenti, sarebbe stato l’autore degli spari. Drammatiche furono le immagini dell’agguato, dove il sicario, incurante della piccola Noemi a terra gravemente ferita, la scavalca per cercare di portare a termine il raid.

Confermata dai giudici l’aggravante mafiosa in relazione al tentato omicidio, stralciata invece in relazione alla ricettazione di una moto utilizzata durante le fasi dell’agguato. Ad assistere alla lettura della sentenza c’era anche il procuratore di Napoli, Giovanni Melillo, oltre al sindaco, Luigi de Magistris, e l’assessora ai Giovani, Alessandra Clemente.

Ma soprattutto c’erano i genitori della piccola Noemi, Fabio Staiano e Gaetana Esposito, cui l’intera città di Napoli è stata vicina nei momenti di sofferenza: “Noi abbiamo sempre cercato giustizia e non vendetta -dichiara Staiano a “Il Mattino” – è sempre stato questo il nostro obiettivo. Con le leggi che ci sono in Italia possiamo dire che siamo soddisfatti anche se per noi, quello che ci hanno fatto, non sarebbero stati sufficienti neppure cento anni di carcere per il dolore che ci hanno provocato”.

Ultime Notizie