C’è la sentenza nel processo (celebrato con rito abbreviato) per l’agguato in piazza Nazionale a Napoli del 3 maggio 2019, nel quale furono feriti la piccola Noemi di 4 anni (tornata a casa dopo un mese di sofferenza e speranza di familiari e cittadini), la nonna della bimba e il 31enne Salvatore Nurcaro (obiettivo del raid).
Condannati a 18 anni di reclusione Armando Del Re e a 14 anni suo fratello Antonio, ritenuti responsabili dell’agguato a colpi di pistola esplosi tra la folla in quel terribile pomeriggio. Al termine della requisitoria i pm antimafia Antonella Fratello e Simona Rossi avevano chiesto 20 anni di carcere per i due fratelli (parlando della città di Napoli “offesa nel mondo” da quanto accaduto).
Confermata dai giudici l’aggravante mafiosa in relazione al tentato omicidio, stralciata invece in relazione alla ricettazione di una moto utilizzata durante le fasi dell’agguato. Ad assistere alla lettura della sentenza c’era anche il procuratore di Napoli, Giovanni Melillo, oltre al sindaco, Luigi de Magistris, e l’assessora ai Giovani, Alessandra Clemente.
Ma soprattutto c’erano i genitori della piccola Noemi, Fabio Staiano e Gaetana Esposito, cui l’intera città di Napoli è stata vicina nei momenti di sofferenza: “Noi abbiamo sempre cercato giustizia e non vendetta -dichiara Staiano a “Il Mattino” – è sempre stato questo il nostro obiettivo. Con le leggi che ci sono in Italia possiamo dire che siamo soddisfatti anche se per noi, quello che ci hanno fatto, non sarebbero stati sufficienti neppure cento anni di carcere per il dolore che ci hanno provocato”.
Articolo pubblicato il: 23 Luglio 2020 17:19