sabato, Novembre 23, 2024

Ai giapponesi Magneti Marelli, Re David (Fiom-Cgil): “Garantito futuro occupazionale”

- Advertisement -

Notizie più lette

Luigi Maria Mormone
Luigi Maria Mormonehttps://www.2anews.it
Luigi Maria Mormone, cura la pagina di cronaca su Napoli e provincia, attualità e sport (pallanuoto, basket, volley, calcio femminile ecc.), laureato in Filologia Moderna, giornalista.

Magneti Marelli: la società leader nel settore batterie per autoveicoli è stata ceduta per 6,2 miliardi da Fca al gruppo Calsonic Kansei. Commenti positivi dei sindacati.

La Magneti Marelli, società leader nel settore delle batterie per autoveicoli, è stata ceduta da Fca al gruppo giapponese Calsonic Kansei: un affare da 6,2 miliardi di euro. La trattativa è stata condotta dal fondo Usa Kkr, socio di controllo della Calsonic. La vendita, garantisce il comunicato dell’ufficialità, non avrà impatti sui livelli occupazionali: i dipendenti sono 43.000 nel mondo di cui 9.981 in Italia. La sede centrale è a Corbetta, in provincia di Milano, mentre gli altri stabilimenti italiani si trovano in Piemonte, Campania ed Emilia Romagna.

Se in un primo momento il compianto Sergio Marchionne fece intendere che Fca volesse mantenere il controllo della società distribuendola tra i soci (come accaduto per la Ferrari), il nuovo ad Mike Manley ha invece optato per la vendita:Ai giapponesi Magneti Marelli, Re David (Fiom-Cgil): “Garantito futuro occupazionale”Dopo aver esaminato attentamente una serie di opzioni per consentire a Magneti Marelli di esprimere tutto il suo potenziale – ha spiegato Manley – la combinazione con Calsonic Kansei si è rivelata un’opportunità ideale per accelerare la crescita futura di Marelli. Le attività così combinate continueranno ad essere uno dei partner commerciali più importanti di Fca“.

Infatti, spiega Manley, “Fca ha sottoscritto un accordo di fornitura pluriennale con Marelli Ck per mantenere l’operatività di Marelli in Italia“. La nuova Marelli Calsonic Kansei avrà un fatturato di 15,2 miliardi di euro, con 200 impianti produttivi nel mondo e centri di ricerca e sviluppo in Europa, Giappone e America.

Positivi i primi commenti dei sindacati. Per Francesca Re David della Fiom-Cgill’annuncio garantisce positivamente la situazione occupazionale degli stabilimenti italiani. È certamente un’opportunità di mercato la crescita dimensionale e la maggiore solidità nel settore della componentistica ma -riporta “Repubblica”- è fondamentale avviare sin da subito un confronto sul futuro del gruppo sia dal punto di vista occupazionale sia produttivo e della ricerca e sviluppo su cui chiederemo un ruolo attivo del Governo“.

Ultime Notizie