Diventa sempre più difficile rimanere estranei in una società odierna che, ci cala sempre più nei suoi meandri, fatti di suoni e di frastuoni.
Quotidianamente ognuno di noi percepisce dal mondo esterno un suono, grande o piccolo che sia, con essi ha la capacità di determinare inclusione o esclusione in contesti strettamente legati alla vita.
Lo sanno bene e lo vivono quotidianamente sulla loro pelle gli “audiolesi”, coloro i quali hanno una menomazione all’organo uditivo, presentano una maggiore difficoltà d’inclusione in non pochi ambienti e contesti.
A sostegno di un’inclusione sempre più attenta e innovativa per gli audiolesi c’è la F.I.A.D.D.A. Federazione Italiana in Difesa dei Diritti degli Audiolesi nata nel 1973, associazione di persone e famiglie di persone sorde o con disabilità uditiva, che opera da oltre quarantacinque anni dando voce ai diritti, con particolare attenzione ad ambiti come l’inclusione scolastica, sociale e lavorativa, così come all’accesso all’informazione e alla cultura.
Promuovendo con essi autonomia e indipendenza dell’individuo attraverso la diagnosi precoce e l’abilitazione linguistica, sempre contro ogni forma di disinformazione, pregiudizio e discriminazione.
È una associazione aderente alla FISH (Federazione per il Superamento dell’Handicap), E ha una strutturazione a carattere regionale attraverso cui opera.
In Campania è presieduta da Raffaele Puzio audioleso anch’egli, presidente molto attento e attivo sul territorio, non a caso oltre in supporto alle famiglie e alle persone con problemi all’orecchio/udito, ha instaurato rapporti di collaborazione con scuole, università e istituzioni. Ancor di più ha instaurato un protocollo d’intesa con l’ospedale Santobono-Pausilipon di Napoli. Dandogli supporto grazie a un equipe di volontari, fornendo supporto alle famiglie che si rivolgono al Centro di riferimento Regionale per gli impianti cocleari e diagnostica audiologica.
Raffaele Puzio ha la fortuna di vedere crescere i suoi associati attraverso varie fasce di età.
Talvolta succede che sono proprio gli stessi che si rivolgono direttamente a lui, esponendo i loro problemi, nella ricerca di soluzioni a problematiche che il più delle volte li isola.
È accaduto proprio questo ad Alessandra Romano, giornalista pubblicista, autrice di non pochi romanzi, che incontrando il presidente della Fiadda Campania, ed esponendogli la sua passione per il cinema e per la sua impossibilità a recarsi nelle sale cinematografiche, inadempienti ad accogliere persone audiolesi.
Ha attivato in Raffaele Punso, una piccola e grande molla, non solo di vicinanza, ma di concretezza. La stessa che cerca mille strade per giungere a ogni obiettivo, così afferma Raffaele che, insieme a una nostra socia Elena Montuschi, che ha vissuto per tanti anni a Milano dove, con un’altra associazione omologa che si chiama ALFA (Associazione Lombarda Famiglie Audiolesi Onlus), collaborando in un bel progetto per rendere fruibile, alle persone sorde che lo richiedono, le opere teatrali della Scala grazie ai sottotitoli. Si è pensato di creare anche qui in Campania, una buona prassi nei luoghi come i Cinema.
Da ciò come associazione a sostegno di Alessandra Romano, abbiamo lanciato una petizione di firme sulla piattaforma “Chang.org” dal titolo “Al cinema con i sottotitoli per sentire le emozioni insieme”.
Primo step importante di questo percorso, che sicuramente avrà l’impatto di sensibilizzare persone, l’opinione pubblica, al fine di rendere un luogo come il Cinema, accessibile a tutti attraverso i sottotitoli in italiano, e in altre lingue
Il presidente della Fiadda Campania Raffaele Punso ha ulteriormente affermato: “con la problematica esposta da Alessandra, si intraprendono percorsi nuovi – innovativi, resi a rendere le sale cinematografiche della Campania luoghi di aggregazione e integrazione sociale di tutti e di ciascuno, per poter “sentire” insieme le emozioni e sensazioni che la pellicola di un bel film può donare”.
Alessandra Romano con la sua voglia e determinazione di vivere la sua vita a trecento sessanta gradi, evidenza ancora una volta, che la necessità di affrontare in prima persona problemi e battaglie.
Lei stessa afferma che: “il coraggio serva fino a un certo punto. Sicuramente c’è bisogno di determinazione, di qualcuno che si metta al tuo fianco, per fornirti strumenti e mezzi giusti. Come nel mio caso, Raffaele Puzio ed Elena Montuschi”.
Affinché Alessandra Romano e la Fiadda Campania possano raggiungere il loro obiettivo, invitano tutti a sostenere la petizione di raccolta firme.
Al seguente indirizzo web
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