In questi giorni nelle sale è arrivato il film “Io sono Valentina Nappi”, nato dalla collaborazione tra la famosa pornostar e la regista Monica Stambrini.
Martedì 29 maggio è arrivato nei cinema italiani “Io sono Valentina Nappi”. Film nato dalla collaborazione tra la famosa pornostar e la regista Monica Stambrini. Una “performance della Nappi più senza paura, un incontro crudo, onesto e intimo con una donna che esprime il suo potere erotico, emotivo ed intellettuale”. Così come è stato definito all’ultima edizione del Viva Erotica di Helsinki.
Il film, quasi un documentario, si snoda attorno a una serata svagata di due ragazzi che ritrovano familiarità e sesso intorno a un hamburger cucinato in casa. Ne nasce una chiacchierata sui più svariati argomenti sviscerati nelle loro diverse opinioni. Fino al momento in cui si spogliano, si baciano e ridono. Per poi fare l’amore a lungo fino a quando non si addormentano.
Le parole di Monica Stambrini e Valentina Nappi
“ISVN è il secondo film che faccio con Valentina Nappi – le parole della regista riportate da tgcom24 –. Dopo ‘Queen Kong’, un corto d’autore del progetto Le Ragazze del Porno, Valentina mi ha proposto di girare un porno-porno e io non ho saputo dire di no. Sentivo che con ‘Queen Kong’ non avevo esaurito la mia incursione nel linguaggio pornografico. Forse l’avevo solo cominciato? Per questo ISVN è non è propriamente un porno-porno e nemmeno un documentario, quanto piuttosto un film di ricerca dove cerco di avvicinarmi a Valentina e al linguaggio pornografico”.
“Queen Kong e ISVN – ci tiene a precisare la stessa Nappi – rappresentano i primi passi di un progetto che mira a estendere, raffinare e potenziare il linguaggio pornografico; riportare il porno nelle sale cinematografiche; invadere col porno gli ambienti della cinematografia d’essai e della cultura d’avanguardia; contribuire alla dissoluzione dei generi e all’introduzione sempre più massiccia di elementi pornografici nel cinema. Non si tratta di punti d’arrivo, ma di punti di partenza, spunti creativi che si spera ispirino idee fresche che anticipino e catalizzino trasformazioni progressive nella società”.
“Con questo lavoro cerco di rispondere ad un quesito artistico – riprende la Stambrini –: Il sesso può essere narrativo? Può farsi racconto? Ma ISVN risponde anche al mio personale desiderio di guardare Valentina Nappi, figura iconica anche perché pornostar (non a caso Bello Figo, dopo “Io sono Mussolini” e “Io sono Francesco Totti” ha scritto “Io sono Valentina Nappi”, canzone che oltre ad essere presente nel film ne ha dato anche il titolo), e il suo approccio alla sessualità semplice e serio. Chi è Valentina Nappi veramente, al di là delle nostre fantasie e/o pregiudizi nei suoi confronti? Tutti lo vorremmo sapere, tutti possiamo scrutarla e entrare in lei quando vogliamo, in ogni luogo virtuale e in ogni sua parte di corpo, ma riusciremo mai veramente a coglierne “l’intimo”? Molto spesso nel porno il sesso non è intimo, in ISVN invece sì. Questo film potrebbe essere uno di 6, ovvero il pilota di una serie ISVN – Io Sono Valentina Nappi”.