Al Pan di Napoli l’artista Slobodanka Ciric presenta il video “Aurea Aetas: Eros e Thanatos” e il suo nuovo libro dallo stesso titolo pubblicato da “La città del Sole”.
Grande attesa per venerdì 20 settembre al Pan (Palazzo delle Arti Napoli) quando dalle ore 17.00, per il sesto appuntamento del salotto “Napoli Con” in occasione della manifestazione artistica “Napoli Expò Art Polis” a cura di Daniela Wolmman, arriverà l’artista Slobodanka Ciric.
Pronta a presentare l’interessante video “Aurea Aetas: Eros e Thanatos” e il suo nuovo libro dallo stesso titolo pubblicato da “La città del Sole” con la prefazione di Maria Marmo, la scrittrice, poetessa e filmmaker serba, proporrà ai presenti anche una sua singolare performance.
Con la conduzione della stessa organizzatrice Wolmman e gli interventi del giornalista e sociologo, Giuseppe Giorgio e del professore Pasquale Giustiniani, docente di Storia delle Religioni all’ Università Suor Orsola Benincasa, l’incontro registrerà anche la presenza al pianoforte del maestro Davide Zito.
“Con le fotografie di Mario Occhiobuono il testo poetico e il video della Ciric – ha affermato il giornalista Giorgio- risultano magicamente fusi tra il mito greco e un estro letterario dagli ardenti e istintivi riflessi dannunziani. Le emozioni della prima donna mortale, la pulsione di vita e di morte dell’Eros e del Thanatos , e poi, l’incanto delle musiche del bizzarro Satie, le sensazioni della “Tragica” di Mahler e il genio poetico musicale di Chopin, si pongono al servizio di un libro e un video, ricchi di fascino e intimità”.
“Con l’autrice Slobodanka Ciric, dal tempo mitico di prosperità e abbondanza della età aurea alla ricerca della femminilità, a prendere corpo è un viaggio passionale e carnale nel segno della purificazione e dello spirito della speranza”.
Poetessa, saggista, traduttrice e scrittrice, Slobodanka Ciric nata nel 1961 a Belgrado in una famiglia operaia, si è affermata, giovanissima, come una delle più conosciute paroliere dei più importanti musicisti jugoslavi.
La sua immigrazione in Italia ha coinciso con l’aggressione alla Jugoslavia del 1991, che l’ha spinta a farsi portavoce del suo popolo prima, delle fasce sociali più deboli nonché degli emarginati di Napoli poi.
Ha conseguito la Laurea Magistrale in Culture e Letterature Comparate presso l’Università degli Studi di Napoli L’Orientale. Le sue opere hanno ottenuto numerosi riconoscimenti.
Dall’estro dell’artista serba, anche l’amore per l’immagine come strumento di espressione e l’idea di girare un docu-corto ‘A figliata, classificatosi al II posto del Premio “L’Iguana” e che ha ottenuto il prestigioso Premio Ischia Film, Art & Music Eurofestival “L’isola di Visconti e Rizzoli”.
“Sono nata vecchia o almeno, così mi dicevano gli occhi di chi mi circondava – afferma l’artista Ciric- e forse è per questo che l’approssimarsi all’età matura non mi sconvolge poi tanto. In fondo, la vecchiaia è una soglia che non tutti riescono a varcare, è un ‘lusso’, e io mi sento privilegiata.
È una partita a scacchi come quella che, nel Settimo Sigillo di Bergman, il cavaliere Antonius Block, gioca con la Morte; e la sfida, dall’esito inevitabile, richiede comunque il tempo per giocare e quindi quello per vivere… Alle soglie della sessantina, l’età in cui si abbandona il timore e si riprende tra le mani il timone, mi sono posta mille domande e, per non perdermi, ho chiesto aiuto al Mito Greco.
Ho rivisitato il mito dell’Età dell’oro in chiave tutta intima, e l’ho trasportato nel mio vissuto di donna del duemila, consapevole delle mie radici serbe, delle mie scelte, dei miei sentimenti… Ho incontrato Dei e Semidei, Giganti e Titani, Ciclopi, Satiri Ninfe, uomini donne, eroi eroine. Mi si è aperto un Universo: in questo percorso ‘iniziatico’ ho acquisito una diversa consapevolezza di me stessa…”.