giovedì, Novembre 21, 2024

Al San Ferdinando in scena “Ragazze sole con qualche esperienza”

- Advertisement -

Notizie più lette

Carlo Farina
Carlo Farinahttps://www.2anews.it
Carlo Farina - cura la pagina della cultura, arte con particolare attenzione agli eventi del Teatro San Carlo, laureato in Beni culturali, giornalista.

Al San Ferdinando il celebre testo teatrale di Enzo Moscato, del 1985, porta in scena travestiti e criminali, due figure emarginate della società perbenista,  protagonisti di questo acclamato spettacolo

E’ in scena in questi giorni al teatro San Ferdinando di Napoli lo spettacolo Ragazze sole con qualche esperienza, testo teatrale di Enzo Moscato del 1985, che fu una delle nuove figure teatrali del teatro contemporaneo insieme e Ruccello e Santanelli, dopo i “mostri sacri” di Eduardo e Viviani. Sul palcoscenico, l’esuberanza artistica di due grandi attrici del “nostro” teatro Veronica Mazza e Lara Sansone, rispettivamente nella parte di “Bolero film” e Grand Hotel”, due poveri e squallidi travestiti in attesa di un improbabile incontro d’amore con un’altra coppia altrettanto povera e disperata, interpretata da Carmine Paternoster (Gennaro Cicala) e Salvatore Striano (Gennarino Scialò). Entrambi sono appena usciti di prigione dopo aver fatto una “infamità”, rivelando i nomi dei loro complici e ottenendo, per questo, una libertà immediata. Naturalmente “mammà” non può che ordinare il castigo più duro per chi tradisce i propri compagni, decretando la condanna a morte dei due fuggiaschi ospiti nella casa dei due travestiti. Da qui si dipana una divertente e tragica trama fatta di amore, eros, sangue, violenza e delirio sociale attraverso una scrittura drammaturgica molto forte, a tratti esilarante, ma mai volgare. I due principali protagonisti rientrano in quel genere caro alle nuove leve della drammaturgia degli anni ’80, quella dei cosiddetti femminelli napoletani, che nel loro piccolo e emarginato mondo sociale, tuttavia sono detentori di quella saggezza e umanità che spesso ricerchiamo invano nel perbenismo sociale e ambiguo di una società “pulita” e perfetta. La regia dello spettacolo è stata affidata al bravo e attento Francesco Saponaro, che ha dato vita a questo divertente e straordinario “plot surreale”, grazie anche alle duttili capacità di recitazione di questa doppia coppia di bravi attori, fino alla rivelazione finale, contenuta anche in un misterioso telegramma, che si tinge di giallo con un colpo di scena finale, liberatorio e apparentemente non drammatico. Lo spettacolo che merita senza dubbio di essere visto, sarà in scena fino al 7 gennaio 2018.

Ultime Notizie