Grande attesa al Teatro Immacolata, dove dal 5 al 7 gennaio sarà di scena la commedia “Una bugiarda verità” scritta, diretta e interpretata da Nello D’Auria.
In scena insieme all’attrice Tina Scatola, il popolare beniamino del pubblico napoletano sulla scia delle musiche di Patty Marotta e sull’onda di una affiatata compagnia, presenta al pubblico una storia divisa tra le risate e le più profonde riflessioni. “Luis, single, cinquantenne, acculturato impiegato con movenze effemminate, è letteralmente torturato dalla sorella Titina, verace popolana, la quale, ad ogni costo, vuole farlo accasare perché tormentata dal sospetto che il fratello sia gay. Una convinzione avvalorata dalla confidenza fatta alla donna dal capo condomino ed amministratore, caratterizzato anch’egli dalle medesime femminili movenze e da una serie di circostanze che sfociano in esilaranti equivoci. La sorella e suo marito, sono continuamente alla ricerca di elementi capaci di confermare o smentire il loro sospetto. In realtà Luis ha una relazione amorosa attentamente nascosta per tutelare l’incolumità sua e della persona amata ed è anche custode di uno sconvolgente segreto. Un amico apparentemente felice con la consorte, “chiacchierata” per i suoi pregressi, gli ha confidato la sua omosessualità e la relazione che intrattiene con un comune amico, anch’egli apparentemente etero ed ammogliato. L’improvvisa irruzione in casa della sorella e del marito permette loro di scoprire che il presunto uomo, soggetto della relazione del congiunto altro non è che una bellissima donna, il cui padre, però, è un Boss della malavita, contrariato dal fatto che la figlia intrattenga rapporti con Luis sospettato gay.
Titina alla notizia che il fratello non è omosessuale, non sta nella pelle per la contentezza e, a sua insaputa, invita amici per condividere la gioia ed ufficializzare il fidanzamento del familiare. L’aria festosa che inizia a respirarsi di colpo si ottenebra all’inaspettata presenza del Boss e del suo affiliato. Il capo malavitoso furiosamente contrariato alla relazione, tuttavia, alla fine è costretto ad acconsentire che la figlia diventi la donna di Luis, in quanto, per una pura casualità e per un inaspettato incontro, il futuro genero scopre la vera personalità dell’inappuntabile e temuto Boss. Un motivo inoppugnabile, grazie al quale, Luis passa la maschera metaforicamente indossata (di cui si è finalmente liberato) al temuto suocero capoclan. Lo stesso che a differenza sua, ahimè, dovrà necessariamente indossarla a vita, per celare “una bugiarda verità”.