In scena insieme all’attrice Tina Scatola, il popolare beniamino del pubblico napoletano sulla scia delle musiche di Patty Marotta e sull’onda di una affiatata compagnia, presenta al pubblico una storia divisa tra le risate e le più profonde riflessioni. “Luis, single, cinquantenne, acculturato impiegato con movenze effemminate, è letteralmente torturato dalla sorella Titina, verace popolana, la quale, ad ogni costo, vuole farlo accasare perché tormentata dal sospetto che il fratello sia gay.
Titina alla notizia che il fratello non è omosessuale, non sta nella pelle per la contentezza e, a sua insaputa, invita amici per condividere la gioia ed ufficializzare il fidanzamento del familiare. L’aria festosa che inizia a respirarsi di colpo si ottenebra all’inaspettata presenza del Boss e del suo affiliato. Il capo malavitoso furiosamente contrariato alla relazione, tuttavia, alla fine è costretto ad acconsentire che la figlia diventi la donna di Luis, in quanto, per una pura casualità e per un inaspettato incontro, il futuro genero scopre la vera personalità dell’inappuntabile e temuto Boss. Un motivo inoppugnabile, grazie al quale, Luis passa la maschera metaforicamente indossata (di cui si è finalmente liberato) al temuto suocero capoclan. Lo stesso che a differenza sua, ahimè, dovrà necessariamente indossarla a vita, per celare “una bugiarda verità”.
Articolo pubblicato il: 4 Gennaio 2018 21:12