Continua al Teatro Totò la programmazione artistica con “Tanti guai per Don Felice Sciosciammocca” lo spettacolo che l’attore, autore e regista Bendetto Casillo ha ricavato riadattando ed unendo insieme tre atti unici di Antonio Petito.
Da giovedì 7 marzo, infatti fino a domenica 17 nello spazio di via Frediano Cavara diretto da Gaetano Liguori il pubblico potra ridere e riflettere con “Felice Sciosciammocca creduto guaglione ‘e n’anno”, “Tutti avvelenati” e “Inferno, Purgatorio, Paradiso” le tre comicissime farse di don Antonio Petito, padre del Teatro popolare napoletano e non solo, che Casillo ha sapientemente intrecciato in un’unica rocambolesca storia.
“Don Felice, fantasioso ma squattrinato avvocato, si imbatte in un manesco e fumantino scarparo, padre di una bella fanciulla e di un pargoletto di appena un anno, avuto da una seconda moglie passata a miglior vita dopo che anche la prima consorte aveva prematuramente lasciato questa terra.
Galeotto fu un paio di scarpe rotte da risuolare. Felice si innamora fulmineamente della bella ragazza e viene da essa ricambiato. Ma il focoso ciabattino è contrario al fidanzamento della figlia con lo sgangherato avvocato, il quale giunge finanche a sostituirsi al neonato nella culla, pur di essere accanto alla fanciulla.
Un affronto troppo grande per lo scarparo. Inizia in lungo inseguimento per le vie di Napoli. Don Felice avanti, e dietro di lui lo scarparo, la figlia dello scarparo e una comare dello scarparo con in braccio il più piccolo della famiglia. Sette giorni e sette notti sempre di corsa. Ma le disgrazie per Felice non finiscono mai.
Si ritrova scambiato per un cane randagio e portato al canile comunale. E qui viene inseguito dalle guardie municipali che si accodano alla rincorsa dello scarparo e della sua combriccola.
Quando Sciosciammocca crede di poter trovare un po’ di pace, sposando, contro la sua più intima volontà, una ricca racchia, ben presto deve scoprire che si tratta solo di un beffardo equivoco. E intanto la caccia dello scarparo sembra giunta a compimento …ma finalmente un raggio di sole splende per il nostro eroe grazie ad una fortunatissima disgrazia. Non tutti i mali vengono per nuocere”.
Sempre nel segno e per la salvaguardia della grande tradizione comica partenopea, Benedetto Casillo con il sul lavoro porta al Toto una commedia dove la fortuna ed il destino hanno come nella filosofia del popolo napoletano un ruolo fondamentale. Con lui in scena nei panni di don Felice, anche, Patrizia Capuano, Marco Lanzuise, Luciano Piccolo, Gennaro Morrone, Enza Barra e Ida Anastasio.
Articolo pubblicato il: 6 Marzo 2019 10:25