Si prevedono tanti, e, nel caso, sarebbero davvero tali, ricorsi dopo le sentenze che nell’arco di quest’anno hanno annullato una serie di sanzioni “per colpa” dell’impossibilità di verificare periodicamente l’attendibilità degli etilometri in uso per gli alcol test. Si aggiunga a ciò, come riporta Il Sole 24 Ore, anche l’aggravante data dal dubbio sulla regolarità degli apparecchi stessi.
Il 21 dicembre dello scorso anno, il Csrpad (Centro superiore ricerche e prove autoveicoli e dispositivi, che ha sede a Roma) ha comunicato la sospensione dell’accettazione degli etilometri da verificare, causa manutenzione straordinaria.
Interpellato proprio dal Sole 24 Ore, il dipartimento ha dichiarato che “il Cpa di Milano «opera come centro satellite del Csrpad di Roma», perché il suo laboratorio è stato realizzato «sulla base dei dettati tecnici, del know-how e (della) collaborazione di funzionari del Csrpad…tali da conseguire modalità di esecuzione delle prove in assoluta uniformità ed equivalenza».”
Le anomalie emerse nelle documentazioni, a causa delle difficoltà sopraggiunte, hanno, così, consentito ad avvocati e periti di mettersi a lavoro sulle stesse per difendere i propri imputati nei processi per guida in stato di ebbrezza.
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