martedì, Novembre 19, 2024

Aldo di Mauro con il libro In Penombra da Lello Esposito nelle Scuderie Sansevero

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Presso l’Atelier del Maestro Lello Esposito, nelle scuderie di Palazzo Sansevero, lo scrittore Aldo di Mauro presenterà il suo nuovo libro “In Penombra”.

Grande attesa per mercoledì 17 aprile alle ore 17.30, quando nella storica e suggestiva sede dell’Atelier del Maestro Lello Esposito, nelle scuderie di Palazzo Sansevero, lo scrittore Aldo di Mauro presenterà il suo nuovo libro “In Penombra”.

Un testo sottotitolato, “Storie essenziali di persone comuni” pubblicato dalla casa editrice Giannini Editore ed inserito nella collana “La Cisterna”, capace di mettere nuovamente in luce lo spirito di un autore sempre pronto ad attraversare l’anima del genere umano.

Introdotto e moderato dal giornalista e critico teatrale Giuseppe Giorgio, l’incontro registrerà la partecipazione del direttore del Premio Elsa Morante Tiuna Notarbartolo, del direttore editoriale della casa editrice Giannini, Giulia Giannini, dell’attrice Vittoria di Mauro e dell’attrice Federica Aiello che leggerà alcuni brani tratti dal volume. Con la prefazione scritta da Tiuna Notarbartolo e l’introduzione a cura di Giuseppe Giorgio, il libro “In Penombra” mette a disposizione del lettore una sorta di “teatro da sfogliare”.

Continuando a dare voce e sostanza all’immaginario umano, “Storie particolari di persone comuni” con le sue letterarie scene di vita, può essere paragonato a una stanza sicura in cui rifugiarsi o a un palcoscenico da cui ammirare, proprio come in una “prova d’attore”, l’evolversi di esperienze proiettate oltre la linea della vita. Un libro terapeutico pronto a ribadire il pensiero del filosofo britannico Aldous Huxley che diceva: “c’è solo una piccola parte dell’universo che possiamo conoscere e migliorare, qualcosa che ci appartiene: noi stessi”.

Attraversando con le sue avvincenti storie i sentieri inerenti il significato più profondo della donazione di organi, nonché i territori appartenenti a quel sentimento antitetico all’amore chiamato odio, di Mauro affonda il suo essere filosofico nella psiche del lettore fino a condurlo, insinuandolo in una dimensione teatrale, sulla scena stessa della vicenda narrata.

Scrivendo dell’amore e dell’aumento della sua intensità quando è accompagnato dal senso del proibito e ancora, affrontando il tema del distacco e della perdita della persona amata, di Mauro esorcizza le angosce più radicate nella natura umana. Un promemoria del buon vivere, quello di Aldo di Mauro. Uno scrittore che, proprio come il don Ersilio Miccio dell’ “Oro di Napoli” di Marotta, “vende saggezza”.

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