Continuano senza sosta gli appuntamenti con la rassegna “100 anni di musica ininterrotta”, nati per celebrare i 100 anni della Associazione Alessandro Scarlatti che per il prossimo concerto sarà impegnata la storica Chiesa della SS. Trinità dei Pellegrini, dove si svolgerà un vero e proprio spettacolo, curato da Dinko Fabris, e con la voce narrante di un’attrice di grande personalità ed esperienza.
Mi riferisco ad Elisabetta Piccolomini, che ripercorrerà, sulla base di testi autentici, il rapporto tra Cristina di Svezia e Alessandro Stradella nella Roma del ‘600, che portò alla creazione dell’unico testo per musica scritto dalla regina, la celebre serenata “La forza delle stelle” o “Il Damone”, che verrà eseguito dai giovani e promettenti musicisti dello ScarlattiLab, guidati da Antonio Florio.
Nato a Bari, riceve una formazione classica, diplomandosi in Violoncello, Pianoforte e Composizione al Conservatorio di Bari, sotto la guida di Nino Rota. Approfondisce, in seguito, lo studio degli strumenti antichi e della prassi esecutiva barocca.
Dopo aver dato vita, nel 1987, all’ensemble i Turchini, si dedica con pari impegno all’attività concertistica e ad un’intensa ricerca musicologica, esplorando soprattutto il repertorio della musica napoletana dei secoli XVII e XVIII, recuperando in quest’ambito capolavori dell’opera assolutamente inediti, curandone infine la proposta per i più prestigiosi teatri europei e italiani.
Ma torniamo ad Alessandro Stradella, che è senza dubbio uno dei più importanti oltre che inquieti musicisti del Seicento, morto assassinato per mano dei due sicari, forse assunti dal nobile Giovan Battista Lomellini, che sospettava una relazione con sua sorella.
Dopo il 1670 entrò in contatto con la corte romana di Cristina di Svezia, producendo per la sovrana composizioni di rilevante importanza storica (che comprendevano tra l’altro le prime indicazioni di alternanza tra “concerto grosso” e “concertino”).
La deposta regina di Svezia si era autoconfinata in un esilio dorato a Roma dopo una inaspettata conversione al cattolicesimo e l’abbandono del trono protestante di Svezia al cugino Carlo.
Ottenne infatti mezzi economici e grande libertà dalla curia papale che le permise perfino di aprire un teatro d’opera pubblico in una città, come Roma, in cui l’opera era sempre stata osteggiata dai papi.
Nato nel 2011, l’ innovativo progetto ScarlattiLab barocco è già all’ottavo anno di attività, e nel 2011 ha vinto il Premio delle Arti del Ministero per l’Istruzione e la Ricerca per la sezione Musica antica.
E’ stato inoltre protagonista per la rivista Amadues di un focus intitolato “Napoli dove il barocco è giovane” con un concerto live in download, ha realizzato 20 produzioni esclusive con programmi su temi insoliti e con musiche rare o in prima esecuzione moderna e ha coinvolto oltre cento musicisti tra studenti di Napoli e altri Conservatori ( Bari, Cosenza, Palermo, Verona) docenti interni e prestigiosi tutor.
Alessandro Stradella (1643-1682)
Arie e Duetti da Il Damone ovvero La Forza delle stelle
stelle (ed. a cura di Carolyn Gianturco)
Lilla e Berillo, Cantata a 2 voci e strumenti
(rev. Antonio Florio)
Elisabetta Piccolomini, voce recitante
ScarlattiLab Barocco
Federica Altomare, Ester Facchini, soprani
Marco Piantoni, Giuseppe Grieco, violini
Chiara Mallozzi, violoncello
Luigi Trivisano, clavicembalo
Antonio Florio , direzione
Selezione dei testi e drammaturgia a cura di Dinko Fabris
si ringrazia per la gentile collaborazione Carolyn Gianturco direttore scientifico di Alessandro Stradella. Opera Omnia
ScarlattiLab Barocco direzione artistica di Antonio Florio e Dinko Fabris
Articolo pubblicato il: 7 Maggio 2019 9:00