Con un interessante testo scritto e interpretato da Nina Borrelli e accompagnato dalle musiche originali e della tradizione Yiddish eseguite dal M° Maria Grazia Ritrovato, con la regia di Aurora Spinosa, il 27 gennaio, in occasione della Giornata della Memoria la Casa del Mandolino e delle Arti del Mediterraneo presenta uno spettacolo inedito e molto particolare fatto di Musica e Prosa:
uno spettacolo intimistico e drammatico che invita alla riflessione sull’importanza che ha rivestito l’Arte per la sopravvivenza e per la salvaguardia, in difesa della quella Dignità Umana dei prigionieri nei campi di concentramento, quando tutta sembrava perso e nessuno faceva o diceva nulla contro una delle più drammatiche e abiette mortificazioni dell’animo umano: le inumane condizioni di vita nei campi di concentramento nazisti, fabbriche sistematiche di morte, aventi un solo scopo, quello di annientare gli ebrei.
Tanto si è fatto per analizzare e studiare questo tragico fenomeno di disumanità, ma poco si sa su quanto la Musica, suonata e composta nei campi di concentramento sia una pagina ancora poco conosciuta della Storia della Seconda Guerra Mondiale e della Shoah. E soprattutto quanto significò l’Arte per molti internati nei campi di concentramento come estremo e salvifico atto di resistenza contro la morte, e affermazione della propria irriducibile Umanità. Una grande lacuna che si vuole iniziare a colmare presentando un racconto che parla d’amore e di musica, e allontana, forse in parte, la tragedia più grande del XX secolo.
ESTER E L’ APE SU FIORE BLÙ
Un Concerto in un racconto in memoria della Shoah
Testo scritto e interpretato da Nina Borrelli
Musiche originali e della tradizione Yiddish eseguite dal
M° Maria Grazia Ritrovato
Regia Aurora Spinosa
Articolo pubblicato il: 25 Gennaio 2024 0:40