Amazon, dal garage di Jeff Bezos a 177 miliardi di ricavi
Amazon: un’inchiesta de Il Sole 24 Ore ha analizzato l’inarrestabile ascesa dell’azienda fondata da Jeff Bezos.
Il Sole 24 Ore ha realizzato un’inchiesta sulla straordinaria crescita di Amazon, impresa da 177,8 miliardi di dollari di ricavi. L’avventura del fondatore, Jeff Bezos, inizia nel 1994, in un luogo particolare: il garage di casa sua, dove fonda una start up per vendere e spedire libri negli Stati Uniti. Il nome doveva cominciare con la A, prima lettera dell’alfabeto, perché doveva essere facilmente ricordato. Decise così di chiamarla Amazon, come il fiume del Brasile. La crescita del colosso dell’e-commerce è stata straordinaria, a partire dal numero di occupati. Se nel 1999 i lavoratori erano circa 2000, oggi sono ben 566mila (una città grande quasi quanto Firenze e Bologna messe assieme). Inoltre, le principali città americane sono in lotta per aggiudicarsi la sua seconda nuova sede, per cui sono previsti 5 miliardi di investimenti e altri 50mila nuovi posti di lavoro. Le vendite continuano a crescere a un ritmo impressionante: nel 2017 sono aumentate del 30,8% rispetto all’anno prima. Le previsioni dell’azienda di Seattle per il trimestre in corso parlano di un ulteriore salto in avanti tra il 34% e il 42%. Il motivo per cui Amazon riesce a consegnare qualsiasi cosa in soli due giorni (o anche meno) è la crescente diffusione in tutto il mondo dei suoi centri logistici, che ha implicato miliardi di investimenti. In Italia, è partito nel 2010 il sito Amazon.it. Poco dopo la società ha aperto il centro di smistamento di Castelsangiovanni, in provincia di Piacenza, e nell’ultimo anno i centri di Passocorese e Vercelli. Non è escluso che nel prossimo futuro Amazon non apra un altro centro di smistamento nel centro-sud. Fiore all’occhiello è poi il servizio Amazon Prime, che ha rivoluzionato il mercato dell‘e-commerce dimezzando i tempi di consegna. Da tre-quattro giorni per far arrivare un prodotto a casa, Amazon Prime ha abbattuto i tempi con la garanzia della spedizione in un giorno. L’azienda non rende noti i dati ufficiali degli abbonati nel mondo, ma le stime degli analisti a fine 2017 parlavano di un numero vicino ai 90 milioni di persone. Nel 1997 Amazon si quota a Wall Street, con le azioni che vengono vendute a 18 dollari. Da allora il valore è cresciuto di più del 50mila per cento. Oggi Amazon vende di tutto, dai semi di pomodoro alle automobili, dalle borse griffate ai farmaci da banco, ed è valutata 732 miliardi di dollari. Il valore delle azioni continua ovviamente a salire di anno in anno (dal primo gennaio l’aumento è +27%). Queste cifre impressionanti fanno capire ancora di più l’affermazione del fenomeno Amazon, partito dal garage di casa Bezos.
Luigi Maria Mormone, cura la pagina di cronaca su Napoli e provincia, attualità e sport (pallanuoto, basket, volley, calcio femminile ecc.), laureato in Filologia Moderna, giornalista.