di Maria Sordino – Ad ottobre, grazie agli uomini e ai mezzi dell’Asia, che avevano consentito la rimozione di erbacce e immondizia, era stato garantito il recupero del decoro sul raccordo che collega Via Pigna a Pianura (2ANews.it del 10 ottobre 2016).
Nonostante gli interventi messi in atto, nuovamente i bordi delle carreggiate sono invase dai rifiuti. Da tempo seguiamo le attività di questo Assessorato che, con infaticabile costanza e senza grandi risorse, sta lavorando per il decoro urbano di Napoli.
Una frase che fa il paio con un’altra ma, soprattutto, che interpreta perfettamente il pensiero di ogni napoletano che ama la sua città: “Ai cassonetti e alle auto noi preferiamo il verde!” In una città difficile come Napoli sono azioni di cui parlare e, soprattutto, sono esempi da seguire.
Eppure non basta. Le azioni finora messe in atto devono funzionare da attivatori, affinché ciascun cittadino dia il proprio contributo, con senso di responsabilità, al mantenimento delle aree recuperate. È necessario, allo stesso tempo, che le istituzioni facciano un passo in più: per una città che vuole riemergere è fondamentale non solo dare continuità alle azioni intraprese, allargando gli interventi anche in altre zone della città e della periferia, ma è strategico fare in modo che i risultati ottenuti possano essere preservati, con la pianificazione di interventi periodici di recupero e ripristino.
Altrimenti ogni sforzo sarà vanificato.
Articolo pubblicato il: 26 Gennaio 2017 19:12