Per salvare il clima, migliaia di studenti, in 90 paesi e 1.325 città, parteciperanno oggi alle manifestazioni dell’Earth Strike. È attesa una grande adesione in Germania, Belgio, Svizzera, Stati Uniti, Australia, Francia, Gran Bretagna, Paesi Bassi e Italia.
Il movimento è nato lo scorso agosto grazie a Greta Thunberg. Greta è una studentessa svedese di 16 anni, che ha dato il via alle sue proteste solitarie, saltando la scuola il venerdì, dopo un periodo di caldo record in Svezia. Tutti i giorni andava a protestare silenziosamente, a favore dell’ambiente, davanti al Parlamento di Stoccolma.
Greta Thunberg, che nel profilo Twitter ha 235mila follower, mentre la sua pagina Facebook è seguita da oltre 270mila, è il simbolo mondiale di quello che è diventato un movimento studentesco mondiale, ma a cui aderiscono anche gli adulti e, fra questi, oltre tremila scienziati. Al movimento dei #FridaysForFuture hanno dato la loro adesione anche 12mila ricercatori.
Una ragazza coraggiosa che, a dicembre scorso, alla Conferenza dell’Onu sul clima a Katowice, in Polonia, ha rimproverato i leader mondiali di “comportarsi come bambini irresponsabili, non abbastanza maturi da dire le cose come stanno”, e da lì ha invitato tutti i ragazzi del mondo a mobilitarsi personalmente per questa causa.
Viaggiando sempre in treno, perché gli aerei inquinano troppo, Greta ha girato da Parigi a Berlino ad Amburgo ed altre città europee, per sfilare in strada con altri studenti nello sciopero della scuola. Ha definito una serie di regole per manifestare: no a violenza, incidenti, rifiuti, profitti, odio, ridurre al minimo la propria impronta di carbonio e fare sempre riferimento alla scienza.
foto Parchi da Amare
Articolo pubblicato il: 15 Marzo 2019 7:30