Ultime notizie ANM Azienda Napoletana Mobilità: un focus de “Il Mattino” ha messo in evidenza le difficoltà dei bus.
Un recente dossier Anm ha portato alla luce i problemi dei bus, ormai vecchi e spesso costretti a restare in deposito. La situazione non sembra migliorata con l’arrivo dei 56 nuovi pullman comprati dal Comune di Napoli l’anno scorso. Di questi, ben 25 sono fermi in deposito (una parte in via delle Puglie ed un’altra a Cavalleggeri): in maggioranza a causa di anomalie, ma anche perché vandalizzati.
La questione è stata approfondita da un focus de “Il Mattino”. Nell’occhio del ciclone soprattutto lo stato dei pannelli esterni, tenuti fermi in alcuni casi con lucchetti comunemente utilizzati per chiudere le porte: mossa necessaria dopo i numerosissimi episodi di cedimento delle strutture. Tantissimi pneumatici sono ormai usurati, presentando pericolose crepe che rendono estremamente scivoloso il battistrada residuo e provocando non pochi grattacapi agli autisti, specialmente quando le strade sono rese scivolose dalla pioggia. La maggioranza dei bus attualmente in circolazione è stata immatricolata prima del 1995 e sarebbe fuorilegge in base alla normativa anti-inquinamento: si tratta degli Euro-0 (che circolano solo in base a una speciale deroga concessa da Palazzo San Giacomo).
Ad aggravare tale scenario, le terribili condizioni di lavoro per gli autisti. I sedili dei bus sono in pessime condizioni e sottopongono la schiena dei lavoratori a durissimi sforzi, che si traducono quasi sempre – dopo qualche anno di guida – in inidoneità funzionale. Alla scarsità di vetture (attualmente sono in servizio poco più di 200 bus a fronte di un fabbisogno di oltre 500 mezzi), si aggiunge la carenza di personale (cui l’azienda vuole sopperire con l’assunzione di 100 autisti a tempo determinato). “Sono anni che denunciamo questa situazione – spiega Marco Sansone (Usb) – e abbiamo ben rappresentato la problematica sia ai vertici dell’azienda che ai competenti assessorati del Comune di Napoli. Come è ovvio non siamo stati ascoltati e continuiamo a vivere quotidianamente una problematica che mette a serio rischio l’incolumità dei passeggeri e dei lavoratori. Noi come professionisti – spiega ancora Sansone – dovremmo prestare particolare attenzione al rispetto del codice della strada.
E invece siamo costretti a lavorare in deroga a qualsiasi legge e con mezzi pericolosi pur di espletare un servizio che, in ogni caso, è insufficiente alle esigenze della cittadinanza che -conclude Sansone- sempre più esasperata, si scaglia contro i lavoratori che non hanno alcuna colpa dell’attuale disastro organizzativo di Anm ma che ne fanno sempre più spesso le spese con insulti, minacce e aggressioni”.
Foto pneumatico: “Il Mattino”