Un recente dossier Anm ha portato alla luce i problemi dei bus, ormai vecchi e spesso costretti a restare in deposito. La situazione non sembra migliorata con l’arrivo dei 56 nuovi pullman comprati dal Comune di Napoli l’anno scorso. Di questi, ben 25 sono fermi in deposito (una parte in via delle Puglie ed un’altra a Cavalleggeri): in maggioranza a causa di anomalie, ma anche perché vandalizzati.
La questione è stata approfondita da un focus de “Il Mattino”. Nell’occhio del ciclone soprattutto lo stato dei pannelli esterni, tenuti fermi in alcuni casi con lucchetti comunemente utilizzati per chiudere le porte: mossa necessaria dopo i numerosissimi episodi di cedimento delle strutture.
Ad aggravare tale scenario, le terribili condizioni di lavoro per gli autisti. I sedili dei bus sono in pessime condizioni e sottopongono la schiena dei lavoratori a durissimi sforzi, che si traducono quasi sempre – dopo qualche anno di guida – in inidoneità funzionale. Alla scarsità di vetture (attualmente sono in servizio poco più di 200 bus a fronte di un fabbisogno di oltre 500 mezzi), si aggiunge la carenza di personale (cui l’azienda vuole sopperire con l’assunzione di 100 autisti a tempo determinato).
E invece siamo costretti a lavorare in deroga a qualsiasi legge e con mezzi pericolosi pur di espletare un servizio che, in ogni caso, è insufficiente alle esigenze della cittadinanza che -conclude Sansone- sempre più esasperata, si scaglia contro i lavoratori che non hanno alcuna colpa dell’attuale disastro organizzativo di Anm ma che ne fanno sempre più spesso le spese con insulti, minacce e aggressioni”.
Foto pneumatico: “Il Mattino”
Articolo pubblicato il: 23 Maggio 2019 17:48