Non si placano le polemiche in merito alla chiusura del deposito Anm del Garittone di Miano. Dal 1 giugno, infatti, secondo quanto comunicato la scorsa settimana dall’azienda i cancelli saranno serrati per abbattere i costi di gestione, portando, a quanto viene riferito, un risparmio di 800mila euro l’anno. Anche se, a sentire i lavoratori, lo smistamento dei mezzi nei depositi di Carlo III e Cavalleggeri d’Aosta, farebbe solo aumentare i consumi e l’usura dei mezzi. Due cose che di certo non farebbero diminuire le spese. Oltre ai danni che cio’ comporterebbe nei confronti dei cittadini che si trovano nell’area nord di Napoli.
E, come riporta ‘Il Mattino’, l’ultima forma di protesta dei dipendenti Anm e’ il cosiddetto “sciopero pignolo”, ovvero la segnalazione da parte dei conducenti di guasti e anomalie sui mezzi in uscita. Che di fatto blocca questi ultimi in deposito per dei controlli.
“Allocare in un altro impianto il deposito dei bus della terza municipalita’ significa non vedere piu’ mezzi circolare a causa della distanza che c’e’ dai depositi. E il vero costo del deposito del Garittone non e’ di 800mila euro l’anno, ma della meta’ e per risparmiare basterebbe tagliare i super minimi dei dirigenti e reinserire il controllo dei biglietti sugli autobus”. Ha dichiarato Simona Sapignoli, segretaria della Lega Napoli, presente all’assemblea di ieri. Che ha concluso con un invito al sindaco Luigi de Magistris. “Chiediamo chiarezza sul futuro dell’azienda e la salvaguardia del Garittone”.
Articolo pubblicato il: 22 Maggio 2018 11:38